Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
Prosegue la partnership tra Hausbrandt e la nuova edizione di Arte Laguna Prize. Il gruppo triestino affianca il premio creando un ecosistema di relazioni mettendo in relazione artisti e aziende. Tra i partner del premio anche Ventana e La Ghisolana. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Rosalba Cignetti per Il Giornale dell’Arte.
La partnership tra Hausbrandt e Arte Laguna Prize
TRIESTE – Hausbrandt, storico marchio italiano del caffè, fondato a Trieste nel 1892, è oggi un gruppo strutturato che opera nel settore food & beverage di alta gamma, con una forte proiezione internazionale e un posizionamento che lega qualità produttiva, cura dell’esperienza e costruzione di immaginario.
Nel tempo il gruppo ha sviluppato un’idea di marca che va oltre il prodotto, lavorando sul concetto di convivialità, incontro e contaminazione culturale, restando fedele a un’idea di impresa come luogo di relazione, scambio e produzione di senso.
La costruzione del brand passa attraverso il racconto della materia prima, la cura del design, l’attenzione per i luoghi e per i rituali del consumo, inteso come esperienza condivisa, senza rinunciare a una forte dimensione culturale. In questa visione l’arte entra sia come linguaggio connaturato all’impresa sia come alleato strategico.
La partnership con Arte Laguna Prize va letta esattamente in questa chiave. Non si tratta di un semplice sostegno economico a un premio d’arte, bensì dell’adesione a una piattaforma culturale che lavora sugli stessi asset di valori: internazionalità, apertura, pluralità di linguaggi, centralità dell’esperienza.
Arte Laguna Prize, nato nel 2006, funziona oggi come un dispositivo complesso che unisce selezione artistica, esposizione pubblica, networking professionale e dialogo con il sistema produttivo. Un dispositivo all’interno del quale Hausbrandt non si limita a sostenere il premio, ma interviene sul contesto, rafforzando la dimensione relazionale e conviviale dell’esperienza artistica.
La presenza del gruppo negli spazi espositivi, in particolare durante la mostra collettiva all’Arsenale Nord di Venezia, contribuisce a costruire un clima relazionale.
Il caffè diventa tempo sospeso, pausa, occasione di conversazione tra artisti, curatori, giurati, collezionisti e pubblico. Un gesto quotidiano che si trasforma in infrastruttura sociale dell’evento, rafforzando l’idea di arte come pratica viva e condivisa e non solo come esperienza isolata o puramente contemplativa.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.



















