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MILANO – Si accentua la flessione dell’export brasiliano: secondo i dati di Cecafè – diffusi ieri, mercoledì 10 dicembre – le esportazioni di caffè in tutte le forme hanno segnato, a novembre, una nuova battuta d’arresto (-26,7%) fermandosi a 3.582.063 sacchi, dato minimo dal 2021. Gli imbarchi di caffè verde sono stati, a loro volta, in calo del 27,1%, a 3.284.943 sacchi. In forte flessione (-18,3%), ancora una volta i volumi di arabica, che sono scesi a 3.025.620 sacchi.
Nonostante una produzione di robusta a livelli record, l’export di questa varietà continua a essere in forte calo (-67,9%), a soli 259.323 sacchi (meno di un terzo rispetto a novembre 2024), per effetto della forte domanda interna.

Infine, le vendite all’estero di caffè trasformato sono in calo del 21,8%, a 297.120 sacchi, in massima parte di solubile.
Le esportazioni di caffè in tutte le forme nei primi 5 mesi dell’annata di raccolto 2025/26 (luglio-novembre) segnano un declino del 21,7%, a 17.434.816 sacchi.

L’export di caffè verde scende a 15.946.685 sacchi (-22%), di cui 13.663.153 (-14,2%) di arabica e 2.283.532 (-49,4%) di robusta.
Le vendite di caffè trasformato si fermano a 1.488.131 sacchi (-17,7%).
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