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MILANO – È sempre il meteo a tenere con il fiato sospeso i mercati del caffè, con le notizie altalenanti dal Brasile, ma soprattutto con l’arrivo del tifone Kalmaegi, che è atterrato in Vietnam giovedì 6 settembre causando la morte di 3 persone nella provincia del Dak Lak e di altre 2 in quella del Gia Lai, rispettivamente la prima e la terza area di produzione del paese, senza però arrecare danni gravi alle colture.
Così, nella seduta di venerdì 7 novembre, i prezzi sono tornati a salire prepotentemente, con New York nuovamente in area 4 dollari. Il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato infatti il 2,8% (+1.105 punti) risalendo a 407,80 centesimi.
Da notare il forte differenziale negativo sulla seconda posizione (marzo 2026), che ha chiuso invece a 385,85 centesimi, con guadagni nettamente più contenuti (+680 punti).
Ancora in calo le scorte certificate, che sono scese, sempre venerdì, a 417.478 sacchi, livello minimo degli ultimi 21 mesi.
Mancano sempre i dati del Cot (Commitments of Traders), a causa dello shutdown governativo.
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