martedì 07 Ottobre 2025

Report Ico: prezzi in forte ripresa anche a settembre, tra scorte mondiali basse e perduranti incertezze

La media mensile dell’indicatore composto ha registrato, il mese scorso, un +9,3%, che fa seguito al +14,6% di agosto, volando così a 324,62 centesimi, il livello massimo da giugno di quest’anno, sebbene sempre lontano dal picco di 354,32 centesimi raggiunto a febbraio. La media giornaliera è oscillata tra un massimo di 360,74 centesimi, il 15 settembre, e un minimo di 298,14 centesimi il 23 settembre. L'export mondiale intanto segna il passo anche ad agosto, con un calo del 3,7% a 11,354 milioni dovuto ai minori imbarchi di arabica (-9,7%), pari a 6,561 milioni, compensati solo in parte dai maggiori volumi di robusta (+5,9%), pari a loro volta a 4,793 milioni. L'export mondiale di caffè in tutte le forme nei primi 11 mesi dell'annata caffearia 2024/25 rimane comunque in linea con quello dello stesso periodo dell’annata precedente attestandosi a 127,917 milioni di sacchi (+0,2%)

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MILANO – Nuovo balzo in avanti dei prezzi del caffè, che a settembre si sono parzialmente riavvicinati ai massimi di inizio anno: secondo i dati contenuti nel report Ico diffuso nel pomeriggio di ieri, lunedì 6 ottobre, la media mensile dell’indicatore composto ha registrato, il mese scorso, un +9,3%, che fa seguito al +14,6% di agosto, volando così a 324,62 centesimi, il livello massimo da giugno di quest’anno, sebbene sempre lontano dal picco di 354,32 centesimi raggiunto a febbraio.

Sempre altissima la volatilità attestata a sua volta al 13,8%, con picchi del 15% per i robusta e del 15,2% e 16,2% rispettivamente per New York e Londra.

La media giornaliera è oscillata tra un massimo di 360,74 centesimi, il 15 settembre, e un minimo di 298,14 centesimi il 23 settembre.

Guardando alle singole tipologie, i brasiliani naturali sono quelli che hanno registrato l’incremento più marcato nella media mensile (+11,3%) seguiti da colombiani dolci (+10,1%), altri dolci (+9,3%) e robusta (5,9%).

New York e Londra (media della seconda e terza posizione) si sono rivalutate rispettivamente dell’11,5% e dell’8,9%.

Tornando alla media giornaliera, l’indicatore ha iniziato il mese a 333,68 centesimi e – toccato il già citato picco di 360,74 centesimi il giorno 15 – ha virato quindi in territorio negativo chiudendo il 30 settembre, ultimo giorno dell’annata caffearia 2024/25, a 314,64 centesimi.

Questo andamento a due fasi, ascendente nella prima metà del mese e discendente nella seconda metà, trova spiegazione nelle diverse dinamiche che sono via via prevalse

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