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MILANO – Dall’ai al design dei materiali, passando per soluzioni inaspettate e nuove forme di smartness: le candidature raccontano l’evoluzione dell’ospitalità e della ristorazione professionale.
Un ritratto vivido di un settore in fermento, dove tecnologia, design e nuove abitudini di consumo ridisegnano il futuro dell’ospitalità.
È quanto emerge dalle tendenze trasversali alle candidature 2025 per Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento all’innovazione sostenibile promosso da Fiera Milano e POLI.design con il patrocinio di ADI – Associazione per il Disegno Industriale.
“Analizzando le proposte pervenute abbiamo visto emergere tendenze che raccontano molto bene il momento che sta vivendo il settore”, spiega Matteo Ingaramo, past president in charge for Institutional Affairs presso POLI.design e Presidente della giuria del premio.
Ingaramo: “L’uso del digitale e dell’intelligenza artificiale, ad esempio, non si limita a ottimizzare singoli processi, ma diventa strumento per creare valore lungo tutta la catena. Dalla manifattura artigianale fino alla gestione di un ristorante, passando per l’estensione dell’Internet of Things, vediamo sistemi capaci di raccogliere e trasmettere dati per la manutenzione o la telemetria. Lo stesso vale per il delivery, che integra software e hardware e sta producendo innovazioni strutturate”.
La smartness come rilettura dell’esistente
Accanto alla tecnologia, emerge con forza una seconda tendenza: la smartness. “Parliamo di innovazioni che non reinventano da zero, ma sanno reinterpretare l’esistente, trasferendo soluzioni da un settore all’altro con risultati sorprendenti. Un esempio concreto è la funzione start & stop, mutuata da altri macchinari e applicata alle friggitrici, che consente un risparmio significativo di energia e materia prima”, osserva Ingaramo.
La capacità di muoversi in modo inaspettato è un’altra cifra di questa edizione. Le aziende mostrano coraggio nell’adattarsi a mercati sempre più complessi: “Pensiamo all’evoluzione dell’infusione nelle macchine da caffè, sviluppata per intercettare nuovi stili di consumo. Per innovare davvero bisogna anche assumersi il rischio di rimettere in discussione processi consolidati”.
Un tema che negli anni passati appariva meno presente, e che oggi è invece centrale, riguarda l’estetica e la scelta dei materiali. “Vediamo una crescente attenzione alla durabilità e alla sostenibilità, con soluzioni che adottano ceramiche ultraresistenti, accorgimenti per prolungare la vita utile delle attrezzature e una sensibilità estetica nuova. Basti pensare ai banchi refrigerati che uniscono efficienza energetica e performance con un design rétro che reinterpreta in chiave contemporanea gli archetipi romantici di cinquant’anni fa”.
“È sempre più chiaro che non esiste un modello canonico, ma una pluralità di approcci che hanno come filo conduttore l’ottimizzazione: i produttori di macchine stanno imparando a rileggere sia i modelli di consumo sia i modelli di business, per bilanciare le esigenze degli operatori e quelle degli utenti finali. Smart Label si conferma così non solo come riconoscimento dell’innovazione sostenibile, ma anche come osservatorio privilegiato”.
“Attraverso il premio”, conclude Ingaramo, “HostMilano 2025 e Fiera Milano rafforzano il loro ruolo di hub internazionale, valorizzando le innovazioni che stanno plasmando il futuro dell’ospitalità e del fuoricasa”.
E, accanto a Smart Label, i Design Talks offriranno ulteriori occasioni di confronto e di approfondimento, mettendo in dialogo ricerca, mercato e progettazione. Preparati a scoprire il futuro dell’ospitalità: HostMilano 2025 è l’hub dove design e tecnologia si incontrano. Per assicurarsi l’ingresso a HostMilano basta cliccare qui.