lunedì 28 Luglio 2025

Dersut Caffè e Favini presentano le buste shopper ricavate dai residui della tostatura del caffè

Protagonista dell’iniziativa è la pula, residuo naturale del processo di tostatura del caffè che oggi, grazie alla collaborazione con la prestigiosa cartiera Favini, viene recuperata e trasformata in materia prima per la produzione di shopper in carta riciclata

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CONEGLIANO (Treviso) – Il primo batch da 1.000kg di pula, partito in big bags dalla storica torrefazione di Conegliano alla volta della cartiera Favini, ha rappresentato un nuovo e concreto impegno dell’azienda nel riuso e nella valorizzazione del sottoprodotto in un’ottica di economia circolare.

Dersut Caffè, che aderisce al Gruppo Sostenibilità di CVE dal 2019, ha così intrapreso un primo significativo passo nella valorizzazione del proprio sottoprodotto, orientandolo verso un impiego che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte produttive.

Protagonista dell’iniziativa è la pula, residuo naturale del processo di tostatura del caffè che oggi, grazie alla collaborazione con la prestigiosa cartiera Favini, viene recuperata e trasformata in materia prima per la produzione di shopper in carta riciclata.

Pula e shopper (immagine concessa)

Questa innovazione ha permesso di sostituire fino al 10% della cellulosa di origine arborea utilizzata nella fabbricazione delle shopper riducendo così il consumo di risorse forestali e contribuendo a un’economia più circolare e responsabile.

Secondo l’avvocato Lara Caballini di Sassoferrato, amministratrice delegata della torrefazione: “L’impegno nella sostenibilità ambientale va misurato dai passi concreti che un’azienda intraprende. Sono molte le direzioni percorribili, ma devono essere valutate con serietà e attuate con dedizione, per dar vita a progetti che parlino veramente dell’azienda e che lo facciano con un linguaggio autenticamente sostenibile” prosegue l’amministratrice delegata “economia circolare significa anche coinvolgere partner appartenenti a categorie merceologiche differenti e collaborare per una finalità comune, ognuno forte delle proprie capacità, e desideroso di vedere il risultato dell’impegno congiunto”.

Il progetto ha preso avvio dagli studi condotti dalla professoressa Roberta Bertani e dalla dottoressa Anna Scettri, afferenti al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, che hanno condotto approfonditi studi sulle proprietà e caratteristiche tecniche di questo prezioso sottoprodotto.

La texture (immagine concessa)

Questo progetto si aggiungerà a quelli del brand Dersut Reuse che, grazie alla pluriennale collaborazione con Ricrearti, propone una serie di oggetti frutto del riuso intelligente e artistico di eccedenze di produzione.

Le shopper realizzate con la pula sono ora disponibili per l’acquisto per chiunque voglia contribuire a un piccolo ma significativo gesto di cura verso l’ambiente.

La scheda sintetica di Favini

Favini è un’azienda leader mondiale nella ideazione e realizzazione di supporti release, ossia stampi creativi e tecnici impiegati nei processi di produzione di ecopelle e altri materiali sintetici per i settori della moda, del design e dell’abbigliamento tecnico-sportivo. È inoltre tra le aziende di riferimento a livello mondiale nella realizzazione di specialità grafiche innovative a base di materie prime naturali (cellulosa, alghe, cuoio, denim, cotone e lana, frutta e noci) per il packaging dei prodotti realizzati dai più importanti gruppi internazionali del settore luxury e fashion.

Opera anche nel segmento cartotecnica, che comprende le attività relative alla creazione e alla produzione di articoli di cartoleria per la scuola, il tempo libero e l’ufficio, destinati alla fascia alta del mercato. Favini conta oltre 600 dipendenti e due stabilimenti, a Rossano Veneto (VI) e Crusinallo (VB).

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