Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
MILANO – Il meteo brasiliano e dazi di Trump sono stati i due principali driver che hanno mosso i futures del caffè – in particolare degli arabica – nella settimana trascorsa. Dopo il lungo week-end del 4 luglio, New York è ripartita lunedì 7 subendo forti perdite (-4%), che hanno fatto precipitare il contratto per scadenza settembre a 278,25 centesimi, nuovo minimo dal 13 novembre dell’anno scorso.
Un forte rimbalzo ha fatto però ripartire, sin dall’indomani, la borsa statunitense, che ha recuperato parte delle perdite del giorno precedente (+2,6%) risalendo a 285,60 centesimi.
Oltre ai fattori tecnici hanno inciso le notizie sul tempo brasiliano, con la previsione di piogge scarse, che hanno contribuito a far fatto scattare le ricoperture.
Il range si è ristretto nei giorni successivi. Mercoledì 9 luglio, il contratto ha accusato qualche perdita scendendo a 284,05 centesimi, ma giovedì 10 i prezzi sono tornati a salire, spinti al rialzo dall’annuncio di nuovi dazi Usa del 50% sull’import dal Brasile: chiusura a 287,80 centesimi, con un guadagno giornaliero dell’1,3%.
La traiettoria al rialzo è proseguita venerdì 11 luglio, sino a un massimo intraday di 297,60 centesimi.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.