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MILANO – In occasione del Capital Markets Day, che si è svolto il 1° luglio ad Amsterdam, Jde Peet’s ha illustrato le sue strategie di sviluppo e fornito – nelle presentazioni dei top manager – interessanti dati di mercato e spunti di riflessione, che vogliamo passare in rassegna in questo articolo. Premessa di partenza: il caffè rimane una categoria merceologica estremamente attrattiva – come ha spiegato, in apertura, il ceo Rafa Oliveira – con un mercato enorme e una forte resilienza.
Veicolo di socializzazione e genere di conforto, al tempo stesso, il caffè è la terza bevanda più consumata dopo l’acqua e il tè. Genera un fatturato annuale di 338 miliardi di euro, derivante per un terzo dal canale alimentare e per i due terzi dal fuori casa.
La categoria caffè presenta 5 potenti dinamiche: 1) è resiliente ai cicli economici; 2) è onnipresente nella vita della gente, con una frequenza di interazione del consumatore senza eguali; a dispetto delle dimensioni ha ancora notevoli spazi 3) di crescita e 4) di premiumizzazione; infine 5) è in sintonia con alcuni importanti trend globali.
I consumi di caffè crescono attraverso i cicli economici, a prescindere dall’andamento del pil e degli altri indicatori macroeconomici, dalle crisi locali e globali e dalle pandemie
Nei momenti di crisi economica, i consumi possono cambiare in termini qualitativi, ma la gente continua bere caffè.
La frequenza di consumo del caffè è nettamente superiore, in termini di atti di consumo, rispetto a quella di altri prodotti voluttuari, come gli snack, i prodotti dolciari o le bevande alcoliche.
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