lunedì 07 Luglio 2025

Andrea Illy a Bloomberg: “Prevedo surplus produttivi per i prossimi anni, mercato eccezionalmente resiliente”

L’anno scorso c'è stato uno shock notevole, con la siccità in Vietnam, una siccità molto grave in Brasile e ciò, nonostante, l'offerta si è dimostrata estremamente resiliente. Si è soltanto scatenato un grande allarme, che ha fatto scattare una gigantesca speculazione. La resilienza non potrà che aumentare nel tempo, grazie alle nuove pratiche agricole, alle maggiori conoscenze e agli investimenti. Intanto, l'iniziativa promossa dal G7 l'anno scorso, sotto la presidenza italiana, per il lancio di una partnership pubblico/privato, volta a mobilitare investimenti di impatto direttamente al livello del produttore sta facendo la differenza

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MILANO – Andrea Illy a 360 gradi sui mercati mondiali, i dazi e il futuro sostenibile del caffè, in un’intervista concessa al programma di Bloomberg Television “The Pulse”, condotto dalla giornalista Francine Lacqua, di cui riportiamo i passaggi salienti. Avevamo previsto un calo dei prezzi – esordisce nell’intervista il presidente di illycaffè S.p.A. – e così è stato. Il rally era legato esclusivamente a fattori speculativi: ora si delinea addirittura la possibilità di un lieve surplus per l’annata in corso.

E le previsioni parlano di una consistente eccedenza produttiva per gli anni a venire: nuove piantagioni entreranno in produzione, le aree coltivate si espanderanno, si ricostituiranno le scorte e vari paesi stanno producendo più del previsto.

È tipico: ogni volta che i prezzi raggiungono un picco, poi la produzione vola.

Da parte nostra abbiamo limitato i rincari, per cui abbiamo mantenuto i nostri volumi accrescendo la share di mercato: ci sarà dunque una compensazione tra costi, margini e il costo del caffè verde, che nel frattempo sta andando in una direzione positiva.

Questo cambia il vostro outlook?

Devo dire che, all’inizio, ero preoccupato. Ciò dopo aver compiuto uno studio sul campo, facendo un lungo viaggio nelle aree del Minas Gerais, dove è coltivato il 50% del caffè brasiliano e il 20% del caffè di tutto il mondo.

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