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Per aiutare i cittadini e le imprese per il corretto inserimento degli imballaggi nella frazione dell’umido è stato introdotto il marchio volontario Organico Biorepack registrato dall’Ufficio italiano brevetti e marchi il 19 maggio scorso. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Polimerica.
Il marchio Organico Biorepack
MILANO – Per agevolare cittadini e imprese nel corretto conferimento degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nella raccolta dell’umido, il Consorzio Biorepack ha introdotto il nuovo marchio volontario “Organico Biorepack”, con il quale sarà possibile, per i produttori di imballaggi, attestare l’appartenenza al sistema EPR dedicato al riciclo organico.
Registrato dall’Ufficio italiano brevetti e marchi il 19 maggio scorso, il marchio è il frutto di due anni di studio, ascolto e confronto con la filiera, condotti da Biorepack insieme a Deloitte. Nei prossimi mesi, il Consorzio avvierà una campagna di comunicazione a livello nazionale per diffondere il significato e l’utilizzo del nuovo marchio.
Due, come detto, sono gli obiettivi di questa iniziativa: da un lato valorizzare le aziende consorziate e comunicare la loro adesione al primo sistema EPR al mondo dedicato al riciclo organico delle bioplastiche compostabili; in seconda battuta – ma non meno importante – fornire uno strumento semplice, intuitivo ed efficace per ridurre gli errori di conferimento da parte dei cittadini e facilitare il lavoro degli impianti di compostaggio, migliorando così la qualità e la quantità della raccolta dell’umido domestico.
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