Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
MILANO – La bufera non è ancora passata, ma l’orizzonte comincia a rasserenarsi e, dopo tre anni di rincari senza precedenti, i prezzi appaiono infine destinati a scendere, a partire dal prossimo anno: così Giuseppe Lavazza – presidente dell’omonimo gruppo di famiglia e del Comitato italiano del caffè – in recenti dichiarazioni ai media francesi.
“Nonostante un inizio di 2025 ancora molto incerto, riteniamo che il 2026 sarà più tranquillo e che i corsi del caffè risulteranno meno volatili” ha dichiarato Lavazza.
Mentre stanno entrando nel vivo le operazioni del raccolto di quest’anno (2025/26), Lavazza guarda sin d’ora al prossimo raccolto (2026/27), che potrebbe segnare una forte ripresa produttiva degli arabica, se la cintura del caffè supererà indenne il prossimo inverno.
“Ci aspettiamo un raccolto enorme, che contribuirà a un migliore equilibrio tra offerta e domanda. Speriamo che ciò contribuisca a gettare acqua sul fuoco” ha aggiunto Giuseppe Lavazza, in un’intervista al prestigioso quotidiano Le Figaro
I prezzi del caffè verde sono drammaticamente aumentati negli ultimi anni. E il conto è stato salatissimo anche per Lavazza, che ha visto lievitare i costi per l’acquisizione della materia prima da 600 milioni di euro, nel 2019, a 1,6 miliardi nel 2024.
Il gruppo ha fatto fronte a questa situazione cercando di comprimere i margini e limitando i rincari.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.