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BINASCO (Milano) – Maestri dell’Espresso Junior, 33ª edizione: si torna al Mumac – Museo delle macchine del caffè espresso di Cimbali Group – a Binasco per concludere il concorso che si è svolto dal 2 settembre 2024 al 16 maggio 2025. Con la partnership strategica anche quest’anno di illycaffè e la collaborazione di Alpro, è stato possibile portare a termine l’iter di questa grande opportunità per i giovani operatori del futuro.
Dopo la prima fase di selezione dei candidati e della formazione obbligatoria sia per docenti che per studenti, svoltasi in più sessioni online, l’iscrizione alla gara, la qualifica attraverso un test online di 30 domande a scelta multipla, il video inviato dai concorrenti che rispondono agli ordini di espresso e cappucci… ecco che si giunge alla finale.
Maestri dell’Espresso Junior gioca su tecnica e comunicazione
Il giorno della grande sfida, gli 8 finalisti hanno dovuto durante la mattinata, convincere la giuria tecnica (formata da 3 giurati tecnici provenienti da illycaffè, Cimbali Group e Alpro) ottenendo il punteggio più alto per un espresso e due cappuccini – con latte vaccino e bevanda vegetale – dimostrando di possedere le competenze per utilizzare correttamente le attrezzature, il dosaggio e l’analisi sensoriale.
Il pomeriggio invece, si è tenuta la classica gara per conquistare la giuria della Stampa, che ha dovuto valutare le ricette ideate e presentate dai partecipanti, rigorosamente a base espresso e preparata sul momento con una bevanda vegetale della gamma prodotto Alpro.
I nomi degli 8 finalisti di Maestri dell’Espresso Junior 2025:
Christian di Pumpo, Roberto Bovincini, Juliana Julet Gonzales, Erika Poli, Gaia Crosetti, Sergio Danieli, Gaia Feis, Marianna Denaro.
E così si passa al clou della finale con la proclamazione dei vincitori della giuria tecnica: Juliana Gonzales con un punteggio di 143,5, della Scuola Galdus di Milano, accompagnata dal docente Sergio Canetti e Gaia Crosetti vicinissima con 142,5, ad aver convinto la giuria tecnica, posizionandosi al secondo posto.
Di nuovo Gaia Crosetti compare al primo posto proclamato dalla giuria giornalisti, accompagnata dal docente Davide Oglietti dell’Istituto Paire di Barge da Cuneo con la sua ricetta “L’ombelico del mondo”. Mentre Roberto Bonvicini, con il suo riferimento letterario a Gabriele D’Annunzio, ha ottenuto una menzione speciale.
Valentina De Angelis, Università del Caffè Subsidiary, e-learning and Office Manager:
“Questa è stata una giornata emozionante. Abbiamo visto tante edizioni e come sempre è meraviglioso vedervi mentre vi tenete per mano, così come le persone che qui creano rapporti che continueranno nel tempo. Questa è la cosa bella di questo concorso.”
Presente Noemi Migliavacca, Mumac Academy Project Leader Maestri dellEspresso junior per Cimbali Group.
Marco Vietti, dietro la giuria, a controllare come super partes il corretto svolgimento della gara.
Si inserisce Moreno Faina, il Direttore dell’Università del caffè, che ha celebrato 33 edizioni del concorso, senza perderne una.

“Tutti avete dato il massimo di quello che potevate. È un bel segnale per voi e per i vostri professori. Si può e si dovrà migliorare. Pensiamo a qualche aspetto utile su cui meditare. Stamattina tutti avete dedicato più della metà dei 15 minuti a disposizione, per trovare la macinatura corretta. Possiamo avere le migliori tecnologie, macchine, macinadosatori, ma l’essere umano, chi trasforma, non può basarsi solo sulla teoria. In quei 30 secondi devono uscire le giuste quantità.
Tutti conoscete la filiera del caffè: diamo il giusto peso su cui porre l’attenzione in futuro. Alla fine la trasformazione sarà l’elemento chiave.”
Il discorso del Direttore si sposta sulla lunga catena che parte dalla drupa al barista: “Dal fiore al momento in cui arriva all’operatore, passano 18 mesi. Voi, baristi, per poter esaltare o distruggere questo viaggio, avete 30 secondi. I problemi di oggi stanno lì e ancora lì ci sono le soluzioni per esaltare questi 18 mesi. Meditate”.
Maestri dell’espresso junior 2025: 1056 ragazzi hanno iniziato e solo 8 in finale
E come ogni competizione, anche in questo caso qualcuno deve pur vincere sugli altri. Si può però già guardare al futuro, sia di questi giovani operatori, sia di questo concorso che ancora oggi rappresenta una rampa di lancio per i professionisti del domani.