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MILANO – Improvviso rimbalzo dei futures degli arabica nella seduta di ieri, giovedì 15 maggio. Il contratto per scadenza luglio della borsa di New York ha guadagnato oltre 10 centesimi (1.020 punti) risalendo a 375 centesimi, in forte ripresa, dopo avere toccato mercoledì i minimi dal 21 aprile scorso. Andamento opposto per i robusta, giù di un ulteriore 0,7%, a 4.971 dollari e per la prima volta sotto la soglia dei 5.000 dollari dal 10 aprile scorso.
Alcuni analisti hanno attribuito i rialzi di ieri dell’Ice Arabica ai dati Cecafé sull’export, ma si tratterebbe di una reazione a scoppio ritardato, dal momento che essi sono stati diffusi a inizio settimana.
Oltretutto sono state pubblicate, in questi giorni, varie stime che hanno rivisto in modo parzialmente più ottimistico le previsioni sul raccolto di arabica di quest’anno.
La realtà è che il mercato continua a essere estremamente volatile e lo sarà prevedibilmente anche nei prossimi mesi
Come spiega un recente commento di Escritório Carvalhaes, anche se le prospettive sono parzialmente migliorate, il raccolto brasiliano di arabica sarà comunque inferiore a quello dell’anno scorso e le scorte di riporto, in attesa dell’immissione nel mercato del new crop, sono bassissime.
A ciò si aggiungono i problemi logistici di cui abbiamo scritto nel numero di ieri. Ma anche le testimonianze di alcuni produttori, che hanno già iniziato la raccolta degli arabica e riferiscono di una resa pessima, con frutti piccoli e poco pesanti.
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