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MILANO – Il raccolto brasiliano di arabica subirà quest’anno una flessione, ma non così drammatica: lo ha detto Andrea Illy, presidente di illycaffè, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento di premiazione dei vincitori del 34° Premio Ernesto Illy per la qualità sostenibile del caffè espresso, che si è svolto giovedì 8 maggio a San Paolo del Brasile.
“Difficile dire di quanto sarà inferiore la produzione, ma comunque non tanto da giustificare i livelli attuali di prezzo” ha dichiarato Illy aggiungendo che gli arabica a 4 dollari “non riflettono l’attuale situazione di domanda e offerta e sono la conseguenza di una bolla speculativa favorita dalle siccità che si sono state in Vietnam e in Brasile”.
Illy non ha voluto fornire delle cifre precise, né commentare quelle pubblicate la settimana scorsa da Conab, nella sua seconda stima ufficiale
Ma ha affermato che i picchi massimi di prezzo sono ormai alle spalle e che il raccolto brasiliano del prossimo anno (2026/27) potrebbe segnare nuovi massimi storici, se il clima sarà propizio.
Il Brasile è stato colpito da una lunga siccità l’anno scorso, che ha ridotto il potenziale produttivo. Vi sono stati periodi di siccità anche quest’anno. Ma pure periodi (gennaio e aprile) in cui le precipitazioni sono state abbondanti.
“Dopo la siccità di febbraio e, parzialmente, di marzo, la pioggia è tornata e la situazione è in parte migliorata … a mio modo di vedere, il calo produttivo non sarà poi così grande, almeno in termini congiunturali” ha dichiarato nello stesso evento Aldir Teixeira, direttore di Experimental Agrícola, l’azienda che acquista il caffè per illy in Brasile.
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