martedì 17 Giugno 2025

Roma: meno dehors nell’area Unesco per preservare il centro storico

Adesso, afferma il primo cittadino Roberto Gualtieri, come riportato dall'Ansa: "Roma dispone finalmente di una disciplina chiara e omogenea" che coniuga, grazie anche controlli più efficienti, "le esigenze dei cittadini a quelle di tante attività commerciali, attraverso un percorso trasparente e partecipato che favorisce lo sviluppo economico e la qualità degli spazi e degli arredi a partire dalle periferie, al tempo stesso diminuendo l'utilizzo del suolo nell'area Unesco dopo gli eccessi degli ultimi anni"

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L’Assemblea Capitolina ha approvato un nuovo regolamento sui dehors: ci saranno meno tavolini all’aperto nell’area Unesco per preservare il centro storico. La città viene divisa in tre zone: il sito Unesco; la città storica, cioè quelle aree non centralissime ma con una consolidata identità e spesso soffocate dalla movida, come Pigneto o Città Giardino; il Suburbio, ovvero le zone più periferiche. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.

I dehors a Roma: il nuovo regolamento

ROMA – Meno tavolini all’aperto nell’area Unesco per salvaguardare il centro storico più pregiato del mondo, ma anche più possibilità di servire i clienti all’esterno nelle zone periferiche così da favorire le attività economiche e la sicurezza dei quartieri: sono i criteri che Roma si è data, con un nuovo regolamento approvato dall’Assemblea Capitolina, per mettere ordine nella giungla dei dehors, i tavolini all’aperto di bar e ristoranti proliferati con l’emergenza Covid e prorogati fino alla fine del 2025 dal Governo.

Ed è proprio a Palazzo Chigi che si rivolge ora il sindaco Roberto Gualtieri: “Auspichiamo – ha detto – che anche il Governo faccia la sua parte, eliminando la distorsione provocata dalle continue proroghe del regime emergenziale Covid”.

Adesso, afferma il primo cittadino, come riportato dall’Ansa: “Roma dispone finalmente di una disciplina chiara e omogenea” che coniuga, grazie anche controlli più efficienti, “le esigenze dei cittadini a quelle di tante attività commerciali, attraverso un percorso trasparente e partecipato che favorisce lo sviluppo economico e la qualità degli spazi e degli arredi a partire dalle periferie, al tempo stesso diminuendo l’utilizzo del suolo nell’area Unesco dopo gli eccessi degli ultimi anni”.

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FONTEansa.it

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