giovedì 11 Aprile 2024
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Macron: arriva l’obbligo del pass sanitario nei locali, la Fipe contraria per l’Italia

Il presidente francese ha annunciato l'estensione del pass sanitario, da agosto, ai caffè, ai ristoranti, ai centri commerciali, agli aerei, ai treni, ai pullman di lunga percorrenza, e strutture mediche

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PARIGI – Cattive notizie si sentono giungere dai cugini francesi, che di fronte alla variante Delta che sta riportando all’aumento dei contagi, hanno dovuto fare i conti con nuove misure di contenimento. Per la sicurezza dei cittadini, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che entro il 15 settembre ci sarà l’obbligo di vaccinazione e ad agosto, per entrare anche nei locali, si dovrà esibire il pass sanitario. Leggiamo i dettagli di questi sviluppi dall’ansa.it.

Macron corre ai ripari

“Al momento in cui vi parlo”, c’è una “forte ripresa” dell’epidemia legata al coronavirus che riguarda “tutte le nostre regioni”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel messaggio rivolto alla nazione per bloccare l’avanzata della variante Delta. “Se non agiamo da oggi il numero di casi continuerà ad aumentare fortemente e darà vita a ricoveri in aumento dal mese di agosto”, ha avvertito Macron, annunciando – come previsto – l’obbligo di vaccinazione, “entro il 15 settembre“; del personale sanitario.

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Quindi l’appello a tutti i francesi a farsi vaccinare, in modo volontario, per vincere la lotta sul nemico invisibile

Macron ha annunciato anche l’avvio di campagne di vaccinazione per gli studenti a partire dal mese di settembre. Nel messaggio alla nazione pronunciato in tv, il presidente ha inoltre annunciato che i test Pcr saranno “a pagamento a partire dall’autunno, salvo prescrizione medica”.

Il presidente francese ha annunciato l’estensione del pass sanitario, da agosto, ai caffè, ai ristoranti, ai centri commerciali, agli aerei, ai treni, ai pullman di lunga percorrenza, e strutture mediche. “La vaccinazione di tutti i francesi è l’unica via per un ritorno alla normalità“, ha detto Macron nel messaggio a reti unificate per bloccare l’avanzata del coronavirus legata alla variante Delta.

Il presidente francese Macron si rivolge ai connazionali in un messaggio televisivo, dopo il consiglio di Difesa sanitario che si è tenuto all’Eliseo

In Francia, si stanno moltiplicando timori e segnali d’allerta per la rapida avanzata della variante Delta del Coronavirus, che ormai rappresenta circa il 50% dei contagi. Macron parla della situazione sanitaria e della sua evoluzione, alla luce dei dati dell’epidemia negli altri Paesi e dell’importanza della vaccinazione”, riferiscono fonti a lui vicine.

Da parte sua, il presidente della Federazione ospedaliera di Francia (FHF), Frédéric Valletoux, si dice a favore di una vaccinazione obbligatoria per tutti gli addetti ai lavori in contatto con un pubblico vulnerabile, non solo personale sanitario”, come già accaduto nel Regno Unito, in Russia o negli Stati Uniti.

Oltre alle vaccinazioni, Macron potrebbe annunciare l’irrigidimento di alcune misure riguardanti l’accesso agli eventi pubblici o a luoghi potenzialmente propizi al contagio, attraverso una possibile estensione del pass sanitario che permette di verificare lo status sanitario di una persona. Questo intervento presidenziale giunge in un momento cruciale, in cui i francesi stanno cominciando ad approfittare appieno delle riaperture con effetti molto positivi sull’economia.

La Fipe contraria a decisioni analoghe per l’Italia

Ieri sera la Fipe, Federazione italina pubblici esercizi, ha diffuso un documento nel quale sostiene che “La campagna vaccinale va sostenuta, incoraggiata e, possibilmente, velocizzata. Questa è la nostra migliore arma per un ritorno alla stabilità delle nostre vite. Quello che tuttavia non è accettabile è che, per raggiungere l’immunità di gregge, si finisca per penalizzare sempre le solite categorie. I Pubblici esercizi hanno pagato più di ogni altro settore nei 16 mesi della pandemia, sia in termini di perdita di fatturati che in termini di posti di lavoro. Andare ancora una volta a pesare sulle nostre attività significa compromettere la ripartenza e allontanare le migliaia di professionisti che stavano tornando pian piano ad avere fiducia e a mettere le loro competenze a disposizione dei locali. Se proprio si vuole percorre questa strada, che il vincolo del vaccino valga per ogni tipo di attività, dal teatro, alla palestra, al supermercato, a ogni altro luogo. Altrimenti è discriminatorio.

Se, invece, l’obiettivo è sensibilizzare i giovani sull’importanza delle vaccinazioni, facciamolo insieme. Come Fipe-Confcommercio siamo disposti a collaborare con il governo per una campagna di comunicazione capillare a ogni tavolo e a ogni bancone. Ma basta provvedimenti punitivi sempre contro i soliti settori”.

Così Roberto Calugi, Direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi.

 

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