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Caffè Borbone fa volare a 130 milioni (+43,8%) i ricavi della trimestrale di Italmobiliare

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MILANO – Caffè Borbone si conferma trainante per Italmobiliare. La holding della famiglia Pesenti chiude infatti il primo trimestre 2019 con ricavi in crescita del 43,8%, a 130,8 milioni di euro. Contro i 91 ottenuti nel pari periodo dello scorso anno. E ciò avviene soprattutto – sottolinea la società in una nota – grazie al contributo di Caffè Borbone. Che conferma il trend molto positivo, sia a livello di vendite che di risultati operativi, già registrato a fine 2018.

Caffè Borbone: in forte miglioramento il margine operativo lordo

Che passa da 2,4 milioni a 18,2 milioni di euro. La marginalità è conseguentemente salita dal 2,6% al 13,9%. A fine marzo la posizione finanziaria netta di Italmobiliare era positiva per 185,5 milioni di euro. Rispetto ai 222,26 milioni di euro di inizio anno.

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Alla stessa data il patrimonio netto era pari a 1,28 miliardi di euro. Mentre il valore netto delle attività ammontava a 1,49 miliardi di euro. Il NAV per azione è pari a 35,5 euro. Il NAV per azione è pari a 35,5 euro.

Eventi significativi del trimestre

Nel mese di gennaio Italmobiliare S.p.A. ha perfezionato l’accordo. Annunciato lo scorso 15 novembre, per l’acquisizione di una quota di circa il 27%, soggetta ad aggiustamento, del capitale di Autogas Nord S.p.A.. Una delle principali realtà del settore del gas GPL in Italia. Italmobiliare S.p.A., che ha investito nell’operazione 60 milioni di euro. E quindi diventa azionista di minoranza di un gruppo con un giro d’affari complessivo di circa 500 milioni di euro.

La proposta del Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2019

L’Assemblea degli azionisti di Italmobiliare S.p.A. del 17 aprile 2019 ha approvato l’annullamento di 5.133.800 azioni proprie. Senza riduzione del capitale sociale. Su un totale di 5.685.870 attualmente detenute dalla Società e pari all’11,9% del capitale sociale.

A valle dell’annullamento le azioni emesse si ridurranno da 47.633.800 a 42.500.000

E Italmobiliare deterrà 552.070 azioni proprie pari a circa l’1,3% del capitale sociale. I soci hanno anche rinnovato per i successivi 18 mesi l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie.

La proposta di autorizzazione riguarda un massimo di 2.200.000 azioni. (rappresentative del 4,619% delle azioni che attualmente costituiscono il capitale sociale. E dunque prima dell’annullamento di azioni proprie di cui si è detto sopra); per un esborso massimo di 60 milioni di euro.

Net Asset Value

Al 31 marzo 2019 il Net Asset Value di Italmobiliare S.p.A., escludendo le azioni proprie, risulta pari a 1.487,1 milioni di euro, in aumento di 65,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (1.421,4 milioni di euro).

Rispetto al 31 dicembre 2018 le principali variazioni del NAV sono dovute all’incremento del valore di mercato delle partecipazioni quotate HeidelbergCement Ag (+43,2 milioni di euro) e Mediobanca S.p.A. (+17,6 milioni di euro includendo la variazione di valore relativa ai titoli ceduti nel trimestre).

Nel periodo sono state cedute azioni Mediobanca per un controvalore di 24,3 milioni di euro.

Inoltre, l’acquisizione del 26,9% di Autogas Nord S.p.A. ha comportato un aumento del valore delle portfolio companies e una riduzione della liquidità, con effetto neutro in termini di NAV.

Il calcolo del NAV al 31 marzo 2019 è stato effettuato applicando la specifica procedura in essere e, laddove necessario, sulla base del lavoro di valutazione svolto da esperti e periti indipendenti prendendo in considerazione:

  • il prezzo di mercato al 31 marzo 2019 delle partecipazioni in società quotate;
  • il valore delle società non quotate, determinato sulla base di metodi di valutazione comunemente utilizzati (DCF e/o multipli di mercato) oppure, se tali elementi non sono disponibili, in base al patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato, determinato secondo i principi IAS/IFRS o secondo i principi contabili locali;
  • il valore di NAV riportato dai fondi di private equity nell’ultima situazione di riferimento;
  • e il valore di mercato dei beni immobiliari posseduti;
  • l’eventuale effetto fiscale differito.

Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta consolidata, positiva per 185,5 milioni di euro, si decrementa rispetto al 31 dicembre 2018 di 36,8 milioni di euro principalmente per effetto dell’acquisizione di Autogas Nord S.p.A. (-60,1 milioni di euro), parzialmente compensata dalla vendita di azioni Mediobanca (+24,3 milioni di euro) e dal miglioramento dell’indebitamento di Caffè Borbone (+11,4 milioni di euro).

Si segnala inoltre che la posizione finanziaria netta di Gruppo è stata impattata negativamente per 14,5 milioni di euro dall’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16.

Sintesi situazione consolidata al 31 marzo 2019

Primo trimestre

Il ciclo economico mondiale permane in fase di rallentamento: la decelerazione significativa del settore manifatturiero è in parte mitigata dalla tenuta del settore dei servizi. A fronte di una generale debolezza dei Paesi sviluppati (in particolare il settore manifatturiero dell’Eurozona), l’area emergente evidenzia segnali di stabilizzazione (Cina) al pari del trend degli scambi internazionali.

Il maggior rischio che grava sulla fase congiunturale resta ancorato all’incertezza politica diffusa a livello globale: dalle tensioni sulle tariffe commerciali USA-Cina ed USA-Europa, alla Brexit ed alle elezioni politiche europee.

Nel contesto italiano l’incertezza sulla politica fiscale, contestuale alla stagnazione economica, si riflette sulla sostenibilità della dinamica del debito pubblico.

I ricavi e proventi consolidati del Gruppo Italmobiliare nel primo trimestre 2019 registrano un incremento di 39,8 milioni di euro (+43,8%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. In particolare, sulla variazione dei ricavi ha inciso il consolidamento di Caffè Borbone.

Si registra un miglioramento sia del margine operativo lordo (+15,8 milioni di euro) che del risultato operativo (+7,4 milioni di euro); principalmente per effetto del consolidamento di Caffè Borbone. L’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16 ha impattato positivamente sul margine operativo lordo per 1,1 milioni di euro.

Il patrimonio netto consolidato, al 31 marzo 2019, ammonta a 1.378,2 milioni di euro, in aumento di 75,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (1.302,3 milioni di euro).

La variazione complessiva è stata principalmente determinata:

  • dalla variazione della riserva fair value su attività classificate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) (+65,6 milioni di euro), determinata principalmente dall’incremento di valore delle azioni HeidelbergCement e Mediobanca;
  • dal risultato di periodo (+6,3 milioni di euro);
  • dalla variazione cambi (+1,0 milioni di euro).

Italmobiliare S.p.A.

I ricavi e proventi di Italmobiliare S.p.A. del primo trimestre dell’esercizio in corso sono condizionati, come ogni anno, dall’incasso dei dividendi che abitualmente vengono deliberati dalla maggior parte delle società partecipate nel secondo trimestre dell’anno.

In particolare, i ricavi del periodo, che ammontano a 11,8 milioni di euro, in riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2018, sono stati principalmente determinati da:

  • interessi attivi e proventi finanziari per 4,1 milioni di euro (9,4 milioni di euro nel primo trimestre 2018), relativi essenzialmente alla variazione positiva del fair value delle opzioni su titoli azionari per 8,7 milioni di euro;
  • nessun dividendo deliberato da società controllate (1,0 milioni di euro nell’analogo periodo del 2018);
  • plusvalenze e rivalutazioni da titoli di trading per 7,7 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto a quanto realizzato nel primo trimestre 2018 pari a 3,6 milioni di euro, relativi principalmente alla rivalutazione dei fondi comuni di investimento.

Per quanto riguarda i componenti negativi di reddito, che ammontano a 14,4 milioni di euro (16,0 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2018), la variazione è attribuibile agli oneri finanziari che si riducono di 1,8 milioni di euro principalmente grazie a minori svalutazioni dei titoli di trading (2,3 milioni di euro), parzialmente compensate da maggiori oneri per derivati (-1,1 milioni di euro). I costi operativi della Holding sono pari a 6,1 milioni di euro, in linea con quelli del corrispondente periodo 2018.

Patrimonio netto

Il patrimonio netto a fine marzo, pari a 1.297,8 milioni di euro, ha evidenziato un incremento di 67,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. La variazione complessiva è stata principalmente determinata dalla variazione positiva della riserva OCI (+65,9 milioni di euro) e dalle plusvalenze di cessione delle partecipazioni FVTOCI (+3,8 milioni di euro), parzialmente compensate dal risultato negativo del primo trimestre.

Al 31 marzo 2019, Italmobiliare S.p.A. detiene n. 5.685.870 azioni proprie, pari all’ 11,94% del capitale sociale.

Nel primo trimestre del 2019 la posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. risulta in riduzione di 34,4 milioni di euro, passando da 344,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 a 310,5 milioni di euro a fine marzo 2019. Tra i principali flussi si segnala l’acquisizione di Autogas Nord S.p.A. (-60,1 milioni di euro), parzialmente compensata dalla vendita di azioni Mediobanca (+24,3 milioni di euro).

Caffè Borbone

Caffè Borbone ha chiuso il primo trimestre 2019 con ricavi e proventi per 42,4 milioni di euro, in aumento del 28,6% rispetto al corrispondente periodo 2018 (dato gestionale). Il margine operativo lordo si è attestato a 12,3 milioni di euro, superiore al 29% del fatturato, mentre il risultato operativo è stato pari a 10,2 milioni di euro.

Il trend di forte crescita registrato nel 2018 è proseguito nel primo trimestre dell’anno, interessando tutti i principali canali di vendita (rivendite specializzate, grande distribuzione, web) e l’intera gamma di prodotti (cialde e capsule compatibili con i principali sistemi di erogazione di caffè monoporzionato), ulteriormente arricchita grazie al lancio delle capsule compatibili con il sistema “Dolce Gusto”.

Proseguono con particolare successo sia lo sviluppo della GDO (grande distribuzione organizzata) iniziato nel 2018, sia la diffusione nelle aree settentrionali del Paese, in cui la copertura distributiva è stata storicamente meno capillare.

La crescita è inoltre supportata da un’efficace strategia di marketing, che ha visto come iniziativa chiave l’avvio di una nuova campagna pubblicitaria con un testimonial di primo piano come Gerry Scotti.

La posizione finanziaria netta è negativa per 39,8 milioni di euro, in miglioramento di 11,4 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2018 (-51,2 milioni di euro) grazie alla generazione di cassa operativa.

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