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DAL MARCHIO ALGIDA DELL’UNILEVER IL MIGLIORE E IL PEGGIORE – I 20 gelati da bar più buoni del 2013. Tra i prodotti industriali: vince il classico Cornetto, il peggiore è il Calippo alla fragola

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MILANO  – Il sito del settimanale Grazia ha diffuso un’interessante classifica sui gelati da bar. Ve la proponiamo, data il gran numero dei nostri lettori che li vende … o li consuma.

Gelati da bar: alcuni nomi celebri

Gelati Algida, Motta, Sammontana, Sanson. Quelli che vi abbiamo appena citato sono i principali marchi di gelato da bar. Sono quelli confezionati che troviamo in spiaggia al mare e in giro per le città in vacanza.

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Sono loro i protagonisti dell’estate 2013. Proprio per questo, alla faccia della prova costume, abbiamo pensato a loro e a voi.

Siamo riusciti in un’impresa epica. Abbiamo dato vita a una giuria unita dall’amore sconfinato verso i gelati; con loro abbiamo assaggiato venti tra i dolci freddi dell’estate più noti e classici per la stagione calda dell’anno. Il tutto in una selezione accurata tra i quattro marchi più rinomati in Italia.

La degustazione di gelati da bar

Li abbiamo mangiati tutti nell’arco sette giorni e ognuno in momenti diversi. Per dare un giudizio il più possibile vicino al gusto del pubblico non abbiamo definito criteri particolari se non quello più importante: il gusto. Ma a volte, lo ammettiamo, anche l’estetica ha fatto la sua parte.

A ogni gelato abbiamo dato un voto e un giudizio scritto. Poi abbiamo fatto la media aritmetica e li abbiamo ordinati dal meno al più buono; spiegando le motivazioni in modo sintetico e condiviso. Perché aspettare ancora? Ecco a voi la nostra dolcissima classifica!

I GELATI DA BAR DELL’ESTATE 2013

gelati da bar
Il Calippo è stato giudicato il peggiore tra i gelati di produzione industriale.

Ventesimo posto per il Calippo alla fragola. – (2,75) –

Sarà pure il simbolo di più di una generazione, sarà l’icona della spiaggia e dell’ombrellone e dei giovani che il pomeriggio non ne possono fare a meno.

E sarà anche comodo da mangiare e da bere quando si scioglie un po’; ma il sapore è, onestamente, terribile. Avremo sbagliato gusto? Perfetto per i bambini e per chi non ama la banalità del classico ghiacciolo. L’utilità del formato vince dieci a zero sul gusto.

Diciannovesimo posto per il Pirulo ai gusti tropicali

Se potessimo riassumere questo gelato in una parola diremmo… divertente! Fantastico da guardare, un po’ meno da gustare. È certamente un gelato rinfrescante che dura tantissimo. Superando ogni nostra resistenza fisica, forse anche quella più motivata di un bambino.

Mentre si scioglie sulla nostra mano, quel gusto tropicale un po’ stucchevole diventa un toccasana contro il sole cocente. Da gustare almeno finché regge.

Diciottesimo posto per il Fior di Fragola (5,4)

Un ghiacciolo speciale con un gusto alla fragola riconoscibile ma che non ricorda molto il gusto vero della frutta. Il ripieno di gelato in crema addolcisce il palato quando il ghiaccio diventa un po’ traumatico in bocca. Un’esperienza alla frutta per i più golosi.

Diciassettesimo posto per il Liuk – (5,45)

Perché dovremmo preferire un Liuk a un gelato o un sorbetto al limone? Se proprio vi dobbiamo rispondere, è per la presenza della liquirizia che rende tutta l’esperienza di gusto… molto particolare. Tra tutti i gelati finora presentati questo è in assoluto il più rinfrescante. E tra i fruttati, il più originale.

Nota: è difficile confrontare gelati alla frutta e farli scontrare con i gelati alla crema. Non è un caso (forse) che siano gli ultimi classificati. Immaginatela come una classifica parallela. Dove il primo posto va al Liuk e l’ultimo al Calippo. Comunque sia, proseguiamo l’ascesa.

Sedicesimo posto per il Cono Cinque Stelle Panna (6,03)

La cialda è buonissima e guai quando non è così in un cono. Le dimensioni sono sopra la media dei coni classici e questa è una sua particolarità; ma il gusto del cacao non ci ha sorpreso. Dà la sensazione di essere poco naturale. Com’è possibile?

Quindicesimo posto per il Togo Gelato: (6,43). – Il cioccolato è spessissimo, la crema non si distingue da tutti gli altri. È buono, ma nei nostri parametri di gusto è tutto un po’ debole, senza un vero punto di forza. Se non il marchio.

Quattordicesimo posto per il Sansonì (6,47)

Lo vedi confezionato e non gli daresti nemmeno il prezzo che costa. Poi lo scopri e trovi la meraviglia estetica di un gelato unico. Sembra tutto troppo zuccherato, come una cupcake. La cialda lascia un po’ desiderare, ma (per fortuna) non è la parte più importante del gelato.

Tredicesimo posto per il Cremino (6,5). – Anche nella vita di tutti i giorni, se pensiamo alla parola semplice ci viene in mente il Cremino. Un minuto circa per finirlo, un minuto circa per comprarne un altro e così via. È talmente all’essenza del gelato che tutto sembra un po’ troppo basic per ottenere il lustro che merita.

Dodicesimo posto per il Ringo Gelato (6,5)

Quando lo snack diventa gelato possono nascere anche grandi cose. È questo uno dei casi di maggior rilievo. La qualità del biscotto è superiore a altri concorrenti, ma la crema interna non ci ha tramortiti di piacere. Ma la cosa più importante è che con un gelato hai due biscotti. Gratificante!

Undicesimo posto per il Cucciolone (6,66) – Poteva mancare? Le barzellette con battute a denti molto stretti l’hanno reso un cult, il biscotto non è da Oscar; ma il triplo gusto (la maggior parte della giuria ha preferito finirlo con lo zabaione) lo rendono, anche se a suo modo, unico tra i biscotti.

Decimo posto per Intrigo vaniglia e cioccolato (7,18)

Se c’è un gelato in cui il gusto della vaniglia e quella del cioccolato sono allo stesso livello, Intrigo è la risposta. Abbiamo notato, nel complesso, il fatto che lascia un sapore un po’ troppo pastoso in bocca. Non è (probabilmente) per tutti i palati.

Nono posto per il Solero ai frutti tropicali (7,4). – L’odore è fantastico e la copertura esterna è in perfetto contrasto con la dolcezza al suo interno. Si mangia in un attimo e ti lascia pienamente soddisfatto. È come un bicchiere d’acqua ghiacciata: rinfrescante, dissetante, rinvigorente. La Spa dei gelati italiani.

Ottavo posto per il Maxibon (7,78). –

Il potere della stracciatella è vincente. Lo mangi dalla parte croccante ricoperta di cioccolato e da quel momento è un continuo sgranocchiare e godere. Il sapore del biscotto è il più buono tra quelli che abbiamo assaggiato. Crea dipendenza.

Settimo posto per lo Stecco Ducale (7,8). – Se si parla di stecco e di cioccolata fondente, è lui la storia, è lui il presente. Che buono! L’interno è solo un accompagnamento gustoso ma senza eccessi allo splendore di questa cioccolata dal gusto così forte. Ti mette KO e ti riempie di baci. Indimenticabile.

Sesto posto per il Croccante all’amarena (8) –

È una delle ricette più buone che esistano in circolazione in tema di gelati in stecco. Ok, un po’ sbriciola. Ok, finisce subito. Ma in quei quattro minuti di consumo ti passa la vita davanti. Tutte le cose più belle, dolci e gustose. E, aspetto non meno importante, lascia un sapore buonissimo in bocca. Una rarità che altri gelati non offrono così spesso.

Quinto posto per la Coppa Oro all’amarena (8,05) – Da mangiare freddissimo, è anche questo uno di quei gelati che punta tutto sull’originalità. Dove trovi un gelato che ha così tanta meringa e un gusto dell’amarena così delicato? Una volta nella vita, la Coppa Oro va gustata. Un mix spaziale.

Quarto posto per i Vortici Perugina Panna e Cioccolato  (8,06)

Raramente un gelato si presenta così bene. La cialda mantiene le aspettative, il cacao insieme alla crema hanno un mix delicato. Quando il gelato incontra l’estetica, vince lui. Senza se e senza ma.

Terzo posto per la Coppa Del Nonno (8.12) – Un odore ancestrale senza competizione nel mercato. Un incanto. È cremoso anche quando è ghiacciato. È l’apoteosi del gelato al caffé. Quando lo mangi la consistenza di quella crema ti lascia senza fiato. È poi ti lascia allegro, rinfrescato. E soprattutto, hai le mani pulite.

Secondo posto per il Magnum Classico (8,37)

Il ricoperto più buono in circolazione. È grande, il cioccolato è piuttosto spesso e dall’estetica della confezione in poi è una tentazione continua. Il momento in cui arrivi alla fine e rimane quel pezzo durissimo di cioccolata attaccata allo stecco, da strappare via con i denti, è indimenticabile.

gelati da bar
Il Cornetto classico dell’Algida proclamato miglior gelato da bar, di produzione industriale

Primo posto per il Cornetto Classico (8.75)

Il Cornetto è l’esemplificazione del godimento fatto gelato. Ha nel suo Dna il giusto connubio tra tradizione e gusto. Un classico dei classici che, senza dubbio, non tramonta mai. La panna è buonissima, il cioccolato nella cialda è ovunque e la punta finale del Cornetto è inimitabile. Anzi, com’era? Leggendaria.
Fonte: grazia.it

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