giovedì 11 Aprile 2024
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NUOVI STILI DI VITA – Estate, agli energy drink preferisco il caffè freddo Per recuperare le energie meglio puntare (con calma) su ginseng e guaranà. O la tazzina messa in frigo come faceva la nonna

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Il packaging è formidabile. Lattine metallizzate, colori sgargianti e fluorescenti (effetto torcia notturna). Nel periodo estivo dominano gli scaffali delle bibite nei supermercati. L’occhio cade specialmente sugli energy drink. Praticamente impossibile non vederli. E, di ritorno dall’acquisto di una banalissima acqua tonica, ne abbiamo messo uno nel carrello.

Energy drink: una nuova tendenza o una nuova droga?

Sì, un bell’Energy Drink al gusto fragola. D’altra parte dovevamo partire per un viaggio in macchina nel Salento, molte ore alla guida. E ci sembrava la soluzione ideale. Soltanto che, a distanza di un anno, è ancora lì, nella porta del frigo, tra un Punt &Mes e una bottiglia di prosecco.

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Le ragioni di questa inconscia dimenticanza le abbiamo forse trovate l’altro giorno, andando a rinfrescarci la memoria in rete. Leggiamo una prima scheda: «L’effetto eccitante non modifica la concentrazione di alcool nel sangue e il rischio di intossicazione acuta. Vi sono divergenze sul contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Tra il 2007 e il 2011 è raddoppiato negli Usa il numero di ricoveri al pronto soccorso per esclusivo consumo di bevande energetiche».

Diversi effetti collaterali dell’eccessivo uso di Energy drink

Ne leggiamo una seconda: «Fra i fatti riscontrati: insonnia, nervosismo, complicanze cardiache (palpitazioni, tachicardia) e neurologiche (allucinazioni, convulsioni e attacchi epilettici).

Gli effetti sono attribuiti principalmente alle alte dosi di caffeina, il più attivo fra gli ingredienti noti e studiati degli energy drink».

E poi una terza: «In Danimarca e Norvegia è vietata la vendita, in Francia sono commercializzati come medicinali». Sia chiaro, tutto lecito e perfettamente commercializzabile, ci mancherebbe. Però, ecco, se proprio proprio sentiamo il bisogno di qualche cosa per tirarci su preferiremmo puntare (senza esagerare) su elementi naturali come maca, ginseng, guaranà.

O il classico bicchiere di caffè avanzato e raffreddato. Sì, quello che c’era d’estate nei frigoriferi della nonna.
Fonte corriere della sera del veneto

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