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Vomero e Arenella sotto la lente della Polizia Locale venerdì scorso: controlli serrati tra via Scarlatti e via Luca Giordano hanno portato a sequestri e multe per dehors e strutture esterne.
L’operazione, su disposizione della Corte dei Conti nell’ambito di un procedimento del 2025, ha colpito decine di locali tra i più frequentati della zona. Tavolini e gazebo sono stati sigillati, costringendo molti esercenti a rivedere l’attività quotidiana. La mossa ha subito sollevato proteste e timori per l’occupazione e le festività imminenti. Leggiamo in seguito alcune parti dell’articolo pubblicato su GrandeNapoli.
Dehors sotto sequestro al Vomero, i commercianti non ci stanno: “A rischio centinaia di posti di lavoro”
NAPOLI – Maxi controlli della Polizia locale tra Vomero e Arenella venerdì scorso: raffica di sequestri. Decine di agenti dell’unità operativa San Lorenzo hanno effettuato controlli a tappeto tra via Scarlatti e via Luca Giordano, due delle strade con la più alta concentrazione di locali e attività di ristorazione.
L’intervento, disposto dalla Corte dei Conti – Procura regionale per la Campania, rientra in un procedimento istruttorio avviato nel 2025.
Il bilancio è pesante: multe e sequestri penali dei dehors di bar, ristoranti e pizzerie per presunte “difformità” rispetto ai titoli autorizzativi. Tavolini, ombrelloni e gazebo sono stati sigillati, mentre le attività, pur restando aperte al pubblico, si sono ritrovate improvvisamente private di una parte fondamentale del proprio spazio di lavoro.
La rabbia e lo sconforto dei commercianti sono esplosi subito dopo i controlli. “Paghiamo regolarmente la tassa di occupazione di suolo pubblico da anni – raccontano alcuni esercenti di via Luca Giordano.
Il nodo principale è la natura del provvedimento: trattandosi di sequestro penale, i tempi per una riapertura sono lunghi. Tra istanze di dissequestro, ricorsi e nuove verifiche della Polizia Locale, l’orizzonte temporale rischia di allungarsi fino al 2026.
“Significa saltare tutte le festività, da Natale al Capodanno, proprio nel periodo in cui lavoriamo di più. È un danno enorme, soprattutto per i dipendenti: ci sono a rischio centinaia di posti di lavoro”.
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