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Vending: Argenta, le pause caffè riportano il colosso in utile

In 9 mesi il gruppo reggiano chiude con ricavi per 148 milioni e 1.200 dipendenti Pesano i debiti ma gli americani di Kkr hanno puntato 100 milioni per il rilancio

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REGGIO EMILIA – Con quasi 2 milioni di consumazioni al giorno di caffè, acqua, bibite e snack il gruppo reggiano Argenta rialza la testa e nel 2015 torna all’utile. Un bilancio a livello consolidato che conta ricavi per 148 milioni e un risultato netto positivo di 1 milione di euro contro la perdita di 2,4 milioni dell’anno precedente.

L’anno passato, peraltro, i conti sono stati chiusi in anticipo, a settembre, riducendo l’esercizio a soli 9 mesi per allineare i termini societari alla controllante Settembre 2007.

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Ogni anno Argenta registra quindi più di 500 milioni di consumazioni tramite circa 150.000 distributori automatici e macchinette del caffè per ufficio in funzione tra 88.000 clienti.

Tramite la capogruppo Gruppo Argenta spa, tra i leader della distribuzione automatica, la società controlla il 100% della Cafebon (ultima nata che si occupa di cialde per il caffè a casa), il 25% della Universo Vending srl e il 20% della Fabbrio da srl, dando lavoro a circa 1.200 dipendenti, 800 dei quali addetti al rifornimento delle macchine automatiche presenti negli uffici e nei luoghi pubblici disseminati dai distributori di bevande e snack col marchio bianco-granata.

Dopo il calo delle vendite negli anni della grande crisi, il 2015 è stato un periodo di sostanziale assestamento: il calo delle vendita era seguito anche all’aumento del prezzo di vendita imposto con l’aumento dell’Iva dal 4% al 10%. Ma il gruppo ha realizzato investimenti per circa 9 milioni di euro sul parco distributori presente tra i grandi clienti, come uffici pubblici e scuole.

Il business di Argenta è appetibile grazie anche all’interesse di investitori esteri. Nel 2014 il colosso finanziario americano del private equity Kkr aveva investito 100 milioni di euro in azioni e obbligazioni del gruppo reggiano (che ha sede in via Manfredo Fanti), finanziando con altri 220 milioni di euro l’acquisizione del gruppo svizzero Selecta.

A fine ottobre del 2015 tra le due aziende sembrava plausibile un’integrazione sotto l’egida di Kkr, diventato socio accanto a Motion Equity Partners (che controlla Argenta tramite la Settembre spa, che fa capo alla lussemburghese HGSC 3 Sa). Gli americani avevano permesso alle banche finanziatrici Unicredit e Mediobanca di rientrare dei loro finanziamenti riducendo l’esposizione debitoria che lo scorso settembre pesava per oltre 200 milioni di euro.

Enrico Lorenzo Tidona

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