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STATI UNITI – Caffè filtro addio: per il porzionato un mercato potenziale da 9 miliardi di dollari

Margini di crescita straordinari per capsule e cialde

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MILANO – La più importante innovazione di mercato dai tempi di Mr. Coffee, la popolare gamma di macchine elettriche per il caffè filtro, che conquistò l’America a partire dai primi anni settanta. Don Holly – uno degli artefici dello straordinario successo del sistema Keurig – descrive così la rivoluzione segnata dall’affermarsi su larga scala, anche negli Usa, delle macchine per il caffè monoporzionato.
Parlando al Coffee Summit 2014 della National Coffee Association – conclusosi ieri a Boston (30 ottobre 2014) – Holly, che è stato anche direttore amministrativo della Scaa (Specialty Coffee Association of America), ha ripreso e ampliato dati e considerazioni di cui a un recente report pubblicato dalla stessa Nca (Single-Cup Format 2014 – The Changing Coffee Market: Single Cup & Preparation Methods). Giungendo a ipotizzare – dall’alto della sua esperienza – un dato straordinario: il mercato americano del monoporzionato ha il potenziale per crescere sino a un valore di 8-9 miliardi di dollari. Con una famiglia su due dotata di una macchina funzionante a capsule o cialde (contro il 15% attuale).
Uno scenario che si basa sull’eccezionale accelerazione registrata dal segmento negli ultimi anni, con un ritmo di crescita pressoché quadruplicato e margini ulteriori di espansione notevolissimi.
Il tutto a fronte del sostanziale declino del tradizionale caffè all’americana. Tale metodo di preparazione– dominante nei decenni scorsi – è utilizzato ormai da poco più della metà dei consumatori abituali.
La crescita dei consumi di porzionato va di pari passo con quella della customer satisfaction. Ben il 61% dei consumatori che utilizzano macchine a capsule o cialde si dichiara infatti soddisfatto del risultato in tazza, contro appena il 26% nel 2007. Nel contempo, la percentuale di consumatori insoddisfatti è scesa al 12%, contro il 32% di sette anni fa.
È interessante inoltre osservare che il 70% dei consumatori di caffè porzionato dichiara di aver bevuto un caffè il giorno precedente, contro il 62% costituente la media di tutti i consumatori.
Tutti dati che riflettono un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane degli americani, ben sintetizzate da una delle statistiche salienti emerse dalla più recente edizione del National Coffee Drinking Trends, l’indagine a interviste sui trend di consumo condotta annualmente da Nca da oltre sessant’anni: dal 2011 a oggi, il consumo quotidiano di caffè di alta qualità è cresciuto di 9 punti percentuali, a fronte di un calo di 4 punti percentuali nei consumi di caffè “non-gourmet”.

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