mercoledì 10 Aprile 2024
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Un caffè terremotato si paga

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ARQUATA (Ascoli Piceno) – Da ieri al campo terremotati di Arquata, il più grande del versante marchigiano, se i poveracci ospitati nelle tendopoli hanno voglia di un caffè, devono pagarselo. Dal 29 agosto c’ era gratuitamente una macchina distributrice di bevande calde come quelle che si trovano solitamente in ufficio: caffè, the, cappuccino, cioccolata calda. Tutti offerti dalla generosa azienda Caffematik.

Ma qualcuno nel campo ha deciso che con la prima settimana di settembre a quella pacchia bisognava mettere fine. Gratis, sì, ma solo fino al 4 settembre, ha corretto qualcuno il cartello con pennarello nero.

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E ha aggiunto: «Da oggi a pagamento, grazie». Ma con una serie di freccette in evidenza hanno voluto segnalare che nessuno ha intenzione di speculare sui poveri terremotati che debbono tenersi svegli.

Sotto al cartello infatti un «nota bene» segnala che «i profitti ricavati dall’ esercizio saranno devoluti alle varie associazioni unite per il sisma. Grazie».

È la creazione dell’ economia circolare in salsa marchigiana: i terremotati si pagano il caffè, e quei soldi finiscono alle associazioni che aiutano i terremotati dal giorno del sisma.

Una lezione di vita

Una lezione di vita, così mica devi stare lì con le mani in mano ad attendere il sussidio pubblico: ti finanzi da solo, niente storie.

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