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TRIESTE – Gli Stati Generali del Caffè rappresentano il primo tavolo nazionale dedicato al settore, capace di riunire le principali associazioni italiane e non solo.
Un format che nasce da un senso di urgenza e da una consapevolezza condivisa: la filiera globale del caffè sta attraversando una serie di cambiamenti senza precedenti, una trasformazione rapidissima che trascina con sé dinamiche complesse e nuove sfide.
Protagonisti di questa cornice saranno alcuni tra i nomi più autorevoli del settore, figure che incarnano l’intera complessità della filiera del caffè.
Arianna Mingardi dell’Associazione Caffè Trieste, porterà la voce del territorio e della storica tradizione caffeicola triestina.
Dal livello internazionale e associativo interverranno Massimiliano Fabian per l’European Coffee Federation, Francesca De Feo per Unione Italiana Food – Comitato Italiano del Caffè e Paolo Ghidotti per l’European Vending & Coffee Service Association, offrendo una lettura ampia e istituzionale delle dinamiche globali del settore.
Il panorama italiano dell’espresso e delle sue istituzioni sarà rappresentato anche da Alessandro Borea dell’Istituto Espresso Italiano, Omar Zidarich del GITC, Roberto Nocera di UCIMAC e il Conte Giorgio Caballini di Sassoferrato del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, a testimonianza della solidità e della pluralità della filiera nazionale.
Accanto a loro, il mondo dello specialty coffee sarà raccontato da Alberto Polojac di SCA Italia.
Chiuderanno il quadro le prospettive della sostenibilità e dell’inclusione, con gli interventi di Eleonora Pirovano di IWCA e Petra Zambelli di Fairtrade.
Tre tavoli tematici
Gli Stati Generali saranno strutturati in tre tavoli tematici, ciascuno dei quali vedrà la partecipazione di 3-4 relatori, che avranno a disposizione 5 minuti per argomentare la tematica proposta dall’Event Director, Andrea Bazzara. Al termine degli interventi sarà aperto un momento di confronto diretto con la platea.
Il format contribuirà alla realizzazione di un Paper che ripercorrerà focus e approfondimenti emersi durante le fasi di dibattito.
Un confronto sulle criticità del settore
Un confronto necessario, perché proprio dalle percezioni e dalle esigenze degli operatori emergono alcune delle criticità più urgenti che il settore sta affrontando. Tra queste, le tensioni sui prezzi, che rappresenteranno il tema focale del primo tavolo tematico dal titolo “Il costo del futuro: equilibrio tra crisi, mercati, tendenze e opportunità”, sono solo uno dei segnali più evidenti di uno scenario globale in profonda trasformazione.
Negli ultimi anni, infatti, la filiera del caffè si è trovata a fronteggiare una sequenza di shock ravvicinati – climatici, speculativi, logistici, geopolitici e normativi – che stanno ridisegnando modelli di approvvigionamento, costi, qualità e strategie aziendali. Da qui nasce l’urgenza di sviluppare una nuova governance del comparto, basata su capacità previsionali, analisi dei rischi, cooperazione internazionale e una visione unitaria tra imprese e associazioni.
A queste pressioni si affianca una trasformazione altrettanto profonda dal lato del mercato: nuovi consumi, nuovi format, nuove generazioni e nuovi linguaggi stanno ridefinendo il modo in cui il mondo percepisce e vive l’espresso italiano.
Una competizione internazionale sempre più accesa – tra specialty, catene globali, micro-roastery e brand emergenti – mette in discussione il ruolo dell’espresso nostrano e ci invita a ripensarlo tra tradizione e rivoluzione, focus del secondo tavolo. L’obiettivo è costruire un’identità contemporanea e condivisa, capace di valorizzare e ripensare il posizionamento di questo patrimonio culturale italiano e allo stesso tempo aprirlo a un pubblico globale, più giovane, più formato e informato e soprattutto più attento alla qualità.
Il tema della sostenibilità
Infine, nel confronto con le nuove normative europee e con un consumatore sempre più sensibile ai temi ambientali e sociali, emerge la necessità di progettare una “sostenibilità sostenibile”, concreta, misurabile e accessibile anche alle piccole imprese: sarà questo il cuore del terzo tavolo tematico.
Una sostenibilità che superi il greenwashing, che definisca criteri condivisi lungo tutta la filiera, che promuova nuove leadership – a partire dalle donne del caffè – e che costruisca un vero patto tra produttori, torrefattori e consumatori, includendo anche temi come economia circolare, packaging a basso impatto e informazione trasparente.
Uno sguardo complessivo, dunque, per comprendere dove sta andando il mondo del caffè oggi e quali scelte siamo chiamati a fare per costruirne il domani.




















