giovedì 04 Dicembre 2025

Trieste Coffee Experts: conto alla rovescia per l’evento del 6 e 7 dicembre, Franco Bazzara: “Tutti i momenti difficili portano al cambiamento”

Franco Bazzara a Il Piccolo: "Il mondo del caffè è in continuo cambiamento. Viviamo in mezzo a un delirio causato da cinque anni di incremento dei prezzi del crudo, dalla difficoltà di reperimento di certe qualità di caffè pregiati, dall’aumento esponenziale di tutti i costi della logistica con gli attacchi dei ribelli Houthi nel canale di Suez. Difficoltà a cui si aggiungono il regolamento EUDR sulla deforestazione e l’incertezza dell’Europa, che penalizza tutti noi operatori in modo sistematico e costante"

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Il 6 e il 7 dicembre torna Trieste Coffee Experts, l’evento Bazzara B2B nato per riunire i leader della filiera del caffè, non solo triestina. Ci saranno oltre cento esperti che si destreggeranno  tra talk e analisi del mercato del chicco.

Franco Bazzara, presidente della torrefazione, parla dell’importanza dell’evento nell’articolo di Giorgia Pacino pubblicato su Il Piccolo che riportiamo di seguito.

Il ritorno di Trieste Coffee Experts

TRIESTE – Ottanta sponsor e cento esperti riuniti per approfondire sfide e tendenze del mercato del chicco nero, dall’industria 5.0 ai nuovi paradigmi della sostenibilità.

Nell’ennesimo anno di montagne russe per i prezzi del caffè – ieri i Futures sulla qualità Arabica si aggiravano intorno ai 405 centesimi di dollari per libbra sull’Ice di New York, mentre quelli della Robusta, scambiati sulla Borsa di Londra, viaggiavano intorno ai 4.378 dollari per tonnellata – sabato e domenica al Savoia Palace torna l’ottava edizione di Trieste Coffee Experts, l’evento B2B nato per riunire i leader della filiera del caffè, non solo triestina.

Franco e Mauro Bazzara, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Bazzara, torrefazione triestina da 2,2 milioni di fatturato nel 2024 premiata per tre anni di fila per il miglior caffè da selezione, hanno riunito a Trieste il gotha del caffè: le principali associazioni del settore, aziende da 15 regioni italiane e nomi del calibro di Lavazza, Kimbo, Caffè Borbone si alterneranno sul palco alle voci di Siemens e Accenture per raccontare le grandi trasformazioni della filiera, a partire dall’intelligenza artificiale, la cui spiegazione sarà affidata alla competenza di padre Paolo Benanti, teologo e noto esperto di AI, che parlerà di umanocentrismo e algoretica.

“Il mondo del caffè è in continuo cambiamento. Viviamo in mezzo a un delirio causato da cinque anni di incremento dei prezzi del crudo, dalla difficoltà di reperimento di certe qualità di caffè pregiati, dall’aumento esponenziale di tutti i costi della logistica con gli attacchi dei ribelli Houthi nel canale di Suez. Difficoltà a cui si aggiungono il regolamento EUDR sulla deforestazione e l’incertezza dell’Europa, che penalizza tutti noi operatori in modo sistematico e costante”, spiega a Il Piccolo Franco Bazzara, che all’evento festeggerà mezzo secolo di attività nel settore.

“C’è il rischio che in cinque anni il 30% delle torrefazioni italiane chiuda, se non ci si adeguerà ai grandi cambiamenti in corso. Non è solo una questione di costi: l’espresso rischia di non essere più la base su cui si sostiene il settore del caffè italiano”.

Da qui la scelta – la necessità, precisa Bazzara – di riunirsi per discutere tre grandi questioni:

• come affrontare il “costo del futuro” tra crisi e opportunità e fare squadra tra le associazioni per parlare con forza e una voce sola in Europa;
• come costruire una sostenibilità davvero condivisa tra imprese, istituzioni, ambiente e consumatori;
• come tutelare le identità territoriali e aiutare l’espresso italiano a crescere anche in termini di riconoscibilità culturale.

“È tragico pensare che il caffè venga ancora ritenuto da tanti un prodotto esotico, mentre è una parte fondamentale dell’Italia; basti pensare a quante persone dà lavoro in una città come Trieste e a quanti vengono qui per godere dell’esperienza del caffè”.

Considerando solo le società di capitali con fatturato superiore al milione, tra produttori e distributori, il distretto triestino del caffè vale poco meno di 700 milioni di euro di ricavi e impiega più di 1.300 addetti. “È fondamentale – prosegue Bazzara – fare rete nella Italian beauty, la grande bellezza italiana che nessuno riuscirà a eguagliare nel mondo del caffè”.

L’evento, diretto da Andrea Bazzara, è riservato a cento professionisti (il doppio delle precedenti edizioni) tra torrefattori, produttori, esperti e innovatori, ma sarà trasmesso anche in streaming in italiano e inglese.

Intitolato ai grandi “megatrend” del settore, vedrà quest’anno il debutto degli Stati Generali del Caffè, un confronto tra i leader delle associazioni nazionali su temi chiave come EUDR, dazi, speculazioni; e del Think Tank Torrefattori, una serie di tavole rotonde tra torrefattori arrivati da tutta Italia per sciogliere i nodi più complessi: dal prezzo della tazzina alla diffusione della cultura del caffè di qualità, fino al riposizionamento strategico dell’espresso italiano all’estero.

Nella serata di sabato verrà poi assegnato l’ormai tradizionale Coffee Personality of the Year, il premio che celebra figure di spicco nel mondo del caffè.

“È un momento difficile per il settore, ma non ci spaventa: come tutti i momenti difficili, porta cambiamento”, conclude Bazzara. “Le radici profonde non gelano e noi abbiamo 300 anni di radici: è grazie a queste che Trieste può dirsi, se non la capitale, la città del caffè”.

Gli sponsor (immagine concessa)

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