giovedì 11 Aprile 2024
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Così Steve Jobs finisce sulle confezioni del tè in Polonia. Ma la Apple non c’entra nulla

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MILANO — Steve Jobs sulle confezioni di una marca di tè. Succede in Polonia, dove l’azienda locale Tea Rebels ha creato una linea di prodotti che raffigura irriverentemente sui propri packaging una galleria di personaggi illustri della nostra storia recente.

Ma è lecito questo sfruttamento commerciale dell’immagine a fini pubblicitari? Se lo chiede Stefano Fossati in un contributo per il sito Software Zone che vi proponiamo di seguito.

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Se dovesse capitarvi di andare in Polonia e di fare la spesa al supermercato da quelle parti, potresti imbattervi in una confezione di tè “griffata” nientemeno che da Steve Jobs. Proprio così: tè, per nulla hi-tech.

Del resto Apple non c’entra, in questo caso, così come dopotutto non c’entra nemmeno Steve Jobs: si tratta di una trovata pubblicitaria di una locale azienda alimentare, che ha messo in commercio nel Paese un tè alla ciliegia e rhum che riporta, sulla confezione, l’immagine del fondatore di Apple in una delle sue pose più famose e iconiche.

“Here’s to the crazy ones”

L’azienda polacca Tea Rebels non ha peraltro sfruttato solo l’immagine di Steve Jobs per i suoi prodotti: altre varietà di tè riportano infatti sui packaging i volti di numerose celebrità defunte come il Mahatma Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Albert Einstein, Marilyn Monroe, John Lennon e altri ancora. Sarà forse un caso, ma alcune (Einstein, Lennon, Gandhi) apparivano nello spot pubblicitario “Here’s to the crazy ones” della celebre campagna “Think different” di Apple.

Chris Matyszczyk, collaboratore di Cnet, si è ovviamente chiesto se la società abbia i diritti di sfruttamento dell’immagine di questi personaggi.

E ha posto la domanda direttamente ai rappresentanti di Tea Rebels. Un portavoce dell’azienda si è limitato a notare che i diritti relativi all’uso dell’immagine di persone decedute rappresentano una materia legale complessa. Che riguarda fra l’altro la legislazione del luogo in cui la persona è morta e quella del Paese in cui opera la società che ne beneficia.

Non conosciamo le normative polacche in materia. Ma evidentemente Tea Rebels dispone dei diritti necessari per l’utilizzo dell’immagine di Steve Jobs e delle altre celebrity.

Resta da capire perché associare a un tè la faccia dell’ex CEO di Apple, morto nel 2011. Anche se probabilmente la motivazione sta esclusivamente nella notorietà del personaggio. E nella conseguente capacità della sua immagine di attirare l’attenzione dei potenziali consumatori.

Però, a quel punto, giusto per coerenza, non si poteva stampare il volto di Jobs sulla confezione di un tè alla mela? Non fatevi mancare nulla.

Stefano Fossati

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