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Per il momento in Corea del Sud è vietato ordinare un caffè da Starbucks utilizzando i nomi dei sei candidati alle elezioni presidenziali del 3 giugno. Il divieto, che verrà rimosso dopo il voto, riguarda più precisamente la app con cui vengono fatti gli ordini. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Post.
Il divieto di Starbucks in Corea del Sud
SEOUL – In Corea del Sud ci sono sei nomi che al momento non è possibile usare per fare un ordine da Starbucks, come prevede normalmente il servizio della catena di caffetterie. Sono i nomi dei sei candidati alle elezioni presidenziali del 3 giugno: l’azienda statunitense ha vietato temporaneamente che vengano usati per evitare che i nomi associati agli ordini, tipicamente letti ad alta voce dai baristi quando le bevande sono pronte, vengano usati per mandare messaggi politici durante la campagna elettorale, che è molto polarizzata.
Il divieto, che verrà rimosso dopo il voto, riguarda più precisamente la app con cui vengono fatti gli ordini: era capitato spesso che al momento di richiedere un caffè o qualcos’altro i clienti riempissero il campo dedicato al nome con messaggi di sostegno a un candidato, ostili a un altro, o anche solo contenenti uno dei loro nomi. Già prima della campagna elettorale era vietato inserire insulti, nomi impossibili da pronunciare e messaggi offensivi, ma i limiti politici sono una novità.
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