giovedì 11 Aprile 2024
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Simonelli Group, inaugurato il nuovo centro direzionale: è costato 4 milioni

Usate tutte le nuove tecnologie: dalla domotica all'autosufficienza energetica, grazie alla collaborazione con università e centri di ricerca. Taglio del nastro sabato 7 ottobre. È il più grande investimento nel cratere e nel 2018 nuova area di 6mila metri quadrati per la logistica. Il presidente Nando Ottavi: «Ci sentiamo ambasciatori del caffè espresso italiano»

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BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Taglio del nastro sabato 7 ottobre (FOTO sotto il titolo) per il centro direzionale di Simonelli group. Che è il secondo gruppo italiano nella produzione di macchine professionali per caffè e centro di ricerca. La nuova struttura, realizzata con un investimento di 4 milioni di euro, sorge accanto al moderno stabilimento che è già in funzione da alcuni anni. Così si completa un complesso industriale tecnologicamente avanzato su un’area di circa ventimila metri quadrati. Che sorge nella zona per attività produttive di Fonte Moreto al confine con Tolentino.

Il nuovo centro ospiterà tutti gli uffici di direzione, amministrativi e commerciali. Si sviluppa su diversi piani per una superficie complessiva di tremila metri quadrati. È stato realizzato con le più moderne tecniche costruttive e sistemi di domotica di ultima generazione. Tutto all’insegna della sostenibilità e della riduzione del consumo energetico.

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Al Centro direzionale entro il prossimo anno si affiancherà un Centro per la logistica. È stato interamente realizzato con il lavoro di imprese tutte marchigiane. Rappresenta uno dei più consistenti investimenti realizzati dopo il terremoto del 2016 nell’area del maceratese all’interno del cosiddetto “cratere”.

All’inaugurazione e alla tavola rotonda di sabato 7 ottobre dal titolo “Coesione è competizione”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Symbola, ha partecipato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli. Che ha detto: “Un’azienda che ha saputo trasformare anni di crisi in anni di crescita straordinaria da cui bisogna prendere esempio non solo in ambito industriale ma in tutti i campi”.

inaugurazione simonelli group
L’esterno del nuovo centro direzionale del Simonelli group

Riferendosi poi alla ricostruzione post sisma il presidente ha aggiunto: “Gli strumenti ci sono e altri ci saranno messi a disposizione. È importante che ogni soggetto faccia la propria parte cogliendo tutte le opportunità. La ricostruzione è un gioco di squadra per svolgere appieno il proprio ruolo e giocare al meglio la partita”.

Il dibattito si è svolto all’interno del nuovo Centro direzionale Simonelli Group. E si è focalizzato sulla necessità di rafforzare ogni sinergia tra istituzioni, imprese e società civile, quale insostituibile motore per lo sviluppo del territorio.

E in questo contesto un ruolo fondamentale devono svolgerlo le università. Specie in un territorio come quello maceratese che, caso quasi unico in Italia, vanta due atenei di antichissima tradizione.

Lo hanno sottolineato i rettori delle due università di Macerata e Camerino, Francesco Adornato e Claudio Pettinari. All’incontro ha partecipato il presidente di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini. Le conclusioni sono state affidate a Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera dei deputati.

Una storia industriale iniziata nel 1936 ed ora diventata holding

Simonelli Group
Nando Ottavi (destra), presidente di Simonelli goup riceve l’ambito premio Company to watch 2017 dal Cerved

Simonelli Group, che produce macchine professionali per caffè e cappuccino, due simboli del Made in Italy, è un tipico esempio di come “locale” e “globale” possano coesistere. L’azienda, nata nel 1936 come impresa individuale e trasformata in società per azioni e poi in holding. Con partecipazioni anche in società commerciali all’estero, ha mantenuto sempre “il cuore e la mente” nel piccolo comprensorio dell’entroterra marchigiano. Come ha sostenuto il presidenti di Simonelli group Nando Ottavi.

È qui che viene realizzata l’intera produzione, al 100% made in Italy, esportata per la quasi totalità all’estero. Le macchine prodotte a Belforte del Chienti sono commercializzate in 121 Paesi di tutti i continenti. Rendendo la società una delle realtà italiane con il più alto indice di internazionalizzazione.

L’elemento che ha guidato l’azienda marchigiana in tutti questi anni è stata la forte innovazione tecnologica. Frutto anche di importanti investimenti nella ricerca svolta in stretta collaborazione con le università del territorio. Quindi Ancona, Camerino, Macerata, oltre che con gli istituti di ricerca marchigiani, ISTAO e Poliarte.

Grazie ai 23 brevetti internazionali posseduti, Simonelli Group ha conquistato oltre il 10% del mercato mondiale delle macchine per caffè. E superato brillantemente gli anni della recente crisi economica. Quadruplicato il fatturato e quasi raddoppiato dal 2009 ad oggi il numero dei dipendenti.

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