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PREZZI – Olam e Goldmann Sachs correggono l’ outlook sul caffè

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MILANO – La siccità estiva senza precedenti che ha colpito il Brasile nelle ultime settimane e il suo sempre più probabile impatto sul prossimo raccolto stanno contribuendo a modificare l’ outlook di mercato per gli arabica.

Cambia il sentiment e con esso anche le aspettative e le previsioni degli addetti ai lavori, tutti intenti a rivedere al ribasso cifre e stime formulate non più tardi di qualche mese fa.

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È il caso di Olam, che scommette ora su un raccolto brasiliano da 50-51 milioni di sacchi, contro i 57-60 inizialmente ipotizzati.

“Potrà anche continuare a piovere e potranno esserci più avanti ulteriori piogge, ma non dobbiamo dimenticarci pure del successivo rischio gelate” ha dichiarato il ceo Sunny Verghese.

Per questo, Olam prefigura una situazione costruttiva per gli arabica, mentre rimane neutrale l’ outlook per i robusta, i cui prezzi continueranno a rimanere sotto pressione in ragione dell’abbonante raccolto vietnamita.
Verghese è poi decisamente bullish per quanto riguarda il cacao, le cui quotazioni continueranno a essere sostenute dalla forza della domanda.

“Nonostante l’abbondante raccolto di quest’anno ci aspettiamo un deficit di 145 mila tonn” ha detto ancora Verghese sottolineando un ulteriore calo del rapporto stock/utilizzo.

Correzione al rialzo anche per Goldman Sachs, che ha elevato di 10 centesimi le previsioni sui prezzi della libbra di caffè arabica, pur rimanendo bearish per quanto riguarda l’ outlook di fondo nei mercati delle commodity agricole.

“Il tempo caldo e secco nelle principali aree di produzione brasiliane è destinato a incidere negativamente sul prossimo raccolto, che sino ad ora sembrava destinato a essere da record” scrive in un report la banca d’affari americana.

Intanto, nuovi aggiornamenti indicano un possibile impatto della siccità anche sul raccolto di conillon dell’Espírito Santo, stato che sembrava destinato a rimanere immune alla siccità, anche in virtù del maggior ricorso all’irrigazione.

Secondo l’istituto di ricerca statale Incaper, i produttori locali si attendono una produzione inferiore anche del 20% rispetto al volume inizialmente previsto di 12-12,5 milioni di sacchi.

Tale previsione va naturalmente presa con ampio beneficio di inventario e sarà necessario aspettare ancora qualche settimana prima di potere avere eventuali riscontri oggetti.

La situazione si fa drammatica in alcune zone del Minas Gerais, dove i chicchi – riprendendo le parole del responsabile commerciale di Cooxupé Lucio Dias – sembrano “bubble pack” (i fogli di plastica a bolle d’aria usati per l’imballaggio), poiché i frutti ormai secchi e completamente vuoti all’interno.

“È una siccità senza precedenti”– ha affermato ancora Dias aggiungendo che le sue conseguenze “potrebbero rivelarsi peggiori di quelle annunciate e farsi sentire anche nel 2015/16”.

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