giovedì 02 Maggio 2024
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PALLANZA – Finisce dopo un secolo la storia del caffè Bottinelli

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VERBANIA – Ha chiuso i battenti uno degli esercizi più vecchi di Verbania, con oltre un secolo di vita e luogo di ritrovo di intere generazioni. Si tratta del «Caffè Bottinelli» in via Ruga 16 a Pallanza, il cui nome è sempre stato legato a quello del proprietario e gestore originario. In questa sede infatti, occupata prima da un negozio di stoffe, Giuseppe Bottinelli trasferì agli inizi del Novecento il caffè che prima aveva nell’edificio di fronte.

Gli succedette il figlio Oreste, quindi altri gestori fino alla famiglia Avello, con cui è cessata l’attività.

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Del carattere storico del locale sono testimonianza la vecchia insegna sulla quale compare tuttora la scritta «Pasticceria Bottinelli» e l’arredo interno soggetto a vincolo della Sovrintendenza. Lo stesso vale per il palazzo cinquecentesco che lo ospita, sul quale c’è anche proprio sopra l’ingresso del locale la lapide in marmo con medaglione in bronzo collocata nel 1896 in memoria del benefattore Pietro Guglielmazzi. Il bar è stato una sorta di simbolo per Pallanza, sin da quando l’attuale frazione era ancora comune autonomo.

Tra l’altro a questo locale è stata a lungo collegata la produzione e la vendita degli «Amaretti di Pallanza», che venivano distribuite in tipiche scatole di latta riproducenti il vecchio viale delle Magnolie del lungolago e diventate ora oggetto di collezione.

Il bar Bottinelli ha poi legato la sua notorietà anche a una frequentata sala biliardo e al fatto di essere stato tra i primi locali pubblici a dotarsi di televisione, raccogliendo perciò numerosi clienti nelle serate degli spettacoli più noti diffusi dal piccolo schermo.

La chiusura si inserisce nell’attuale momento di crisi che ha visto da alcuni anni abbassare le saracinesche di molti altri negozi in via Ruga, l’arteria che dal lago sale alla parte alta di Pallanza e che un tempo era centro del commercio cittadino con le sue numerose botteghe aperte al pianterreno dei vecchi edifici.

Come tale era perciò molto frequentata non solo dai turisti ma anche dai residenti in ogni stagione dell’anno, in netto contrasto con lo scarso movimento attuale.

Nella stessa via resta come esercizio storico con caratteristiche analoghe al numero civico 36 il «Cafè delle Rose Bistrot», già «Milanese», poi «Pasticceria Bar Ganzetti» e «Caffè Pallanza».

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