giovedì 11 Aprile 2024
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Nuovo governo societario in arrivo per Lavazza e Kimbo

 E il 31 per cento di Kimbo è stato messo in vendita

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MILANO – Nel CorrierEconomia in edicola con il Corriere della Sera due aperture sono dedicate alla filiera del caffè, con un vistoso richiamo in sottotestata: “L’industria del caffè: nuova governance per Lavazza. E il 31 per cento di Kimbo è in vendita”.

All’interno dell’inserto economia la pagina 10 è dedicata alle ultime vicende della Cafè do Brasil Spa.

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Nell’articolo firmato da Roberta Scagliarini si parla della storia del celebre marchio partenopeo con gli ultimi passi di una saga che era iniziata lo scorso anno nei giorni di Venditalia.

Ora sono in campo i legali per quello che viene indicato come il secondo gruppo (in realtà, sulla base dei bilanci è terzo, alle spalle di Segafredo-Zanetti e Lavazza) dell’espresso italiano.

La sintesi è che Michele (che per 11 anni ha guidato Kimbo) e Maria Rubino vogliono uscire dalla società. E pochi giorni fa l’ex Lavazza Raffaele Mazzucolo, da un anno presidente e amministratore delegato, ha rassegnato le dimissioni “per motivi personali”.

E la famiglia Rubino ha nominato al suo posto il commercialista napoletano Fabrizio Mannato che ha lo studio nello scenografico lungomare Francesco Caracciolo al numero 15.

Mario Rubino
Mario Rubino

Ad oggi la proprietà della Cafè do Brasil Spa è così suddivisa: la quota maggiore, il 31%, appartiene a Michele e Maria Rubino, il 30,09% fa capo a Paola, Alba e Carmen Rubino, e una quota identica è di Anna Persta, Mario e Alessandra Rubino.

Infine il 9,71% rientra nelle azioni proprie possedute dalla società.

Vicenda Lavazza

Nella pagina a fronte, la 11, Maria Silvia Sacchi firma articolo sulla dinastia Lavazza con le nuove strategie del colosso del caffè che ha chiuso l’ultimo bilancio noto attorno a 1,1 miliardi di euro mentre il bilancio 2010 sarà annunciato nell’assemblea del 22 giugno ed è atteso con ricavi 1.130 milioni di euro.

E nell’articolo Sacchi affronta in dettaglio i conti della Spa di Via Novara 59 a Torino e si diffonde sulla cruciale sfida nel mercato di cialde e capsule.

All’orizzonte l’ex Marchionne boy

E la stessa assemblea di bilancio nominerà Antonio Baravalle, in arrivo dalla Gruppo Mondadori della Famiglia Berlusconi dove era direttore generale educational e amministratore delegato dell’Editrice Einaudi di Torino, ma anche ex Marchionne boy al vertice dell’Alfa Romeo, amministratore delegato al posto del napoletano Gaetano Mele, 66 anni, giunto alla scadenza del mandato.

E con l’arrivo di Baravalle nel consiglio di amministrazione della Lavazza entreranno nuovi consiglieri indipendenti.

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