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NESPRESSO – Rivoluzione: in Francia l’Antitrust spezza il monopolio delle capsule svizzere

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L’Antitrust transalpina ha imposto al gruppo svizzere di rendere le sue macchine per il caffè compatibili con i prodotti dei concorrenti che ne facessero richiesta. Nel Paese la società realizza il 25% del proprio fatturato. La decisione, per il momento, ha portata solo locale

MILANO – L’Autorità della concorrenza francese mette in riga Nespresso, obbligando la filiale di Nestlè a rendere compatibili, agli altri fabbricanti di capsule, le proprie macchine del caffè. “Un vero e proprio rovescio”, per il marchio elvetico, scrive il quotidiano di Ginevra Le Temps, secondo cui la decisione dell’antitrust transalpina, accolta non si sa quanto di buon grado da Nespresso, rischia di avere una portata planetaria.

“Nespresso – ha fatto sapere il gendarme francese della concorrenza – ha tempo fino al 19 maggio per mettersi in regola”. In caso contrario rischia di pagare una multa equivalente al 10 per cento del suo fatturato annuo. Una prospettiva dolorosa, per l’azienda che ha legato il proprio nome all’attore George Clooney e che, solo in Francia, realizza il 25 per cento del proprio fatturato, ovvero poco meno di mezzo miliardo di euro.

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Senza dimenticare che, sempre in Francia, il 73 per cento delle macchine per caffè in capsule porta il marchio Nespresso. E che l’85 per cento delle capsule, compatibili con queste macchine, sono prodotte dal gigante svizzero. Il quale é sotto pressione, per un atteggiamento ritenuto monopolista, almeno da tre anni.

Una denuncia, nei suoi confronti, era partita da due concorrenti: l’olandese Demb e la francese Ethical Coffee Company. Quest’ultima, guarda caso, creata dall’inventore di Nespresso e del caffè in capsule, Jean-Paul Gaillard. Entrambi accusavano il brand di Nestlè di incitare, senza molte perifrasi, il consumatore ad utilizzare, unicamente, le proprie capsule.

Con la sentenza dell’Autorità della concorrenza la musica cambia e Nespresso ha assicurato, per una durata di sette anni, l’impegno a comunicare, ai concorrenti che ne facessero richiesta, le eventuali modifiche apportate alle proprie macchine. Così da renderle compatibili a tutte le capsule. “È una prima mondiale riuscire ad ottenere, da un soggetto tanto importante, la modifica dei propri comportamenti, su uno dei principali mercati”, ha dichiarato trionfante il presidente dell’antitrust francese, Bruno Lasserre. Attenzione, però, questi impegni riguardano solo la Francia, ha tenuto a precisare Nespresso. Come dire: piano a parlare di decisione di portata planetaria.

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/04/17/news/nespresso_capsule_francia-83858908/?rss

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