giovedì 11 Aprile 2024
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Vending a Host, nell’era dell’Impresa 4.0, pure la pausa caffè diventa digitale

Digitali, touch e connesse: ecco come saranno le vending machine che presto avremo in ufficio, all’università o nelle stazioni metropolitane. Il consumatore diventa sempre più protagonista nel processo d’acquisto. Le nuove frontiere del vending sono state presentate ieri a Host 2017 da Confida nel workshop “La pausa caffè diventa digitale”.

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MILANO – Oggi rappresentano appena poco più del 2% dei distributori automatici installati in Italia. Ma le smart vending machine – le macchine intelligenti – sono in costante aumento. E presto le vedremo nei nostri uffici, nelle università, nelle stazioni metropolitane ecc.

Digitale anche nel settore vending

I distributori di nuova generazione sono digitali, dotati di touch screen e connessi ad Internet. Grazie all’interattività, il cliente dispone di vantaggi come la possibilità di personalizzare a piacimento la composizione dei prodotti e l’opportunità di pagare tramite app.

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Il vending intelligente

Le nuove frontiere del vending intelligente sono state illustrate ieri mattina a Host 2017, a Fiera Milano, da Massimo Trapletti. Il Presidente del Gruppo Imprese di fabbricazione di distributori automatici e accessori di Confida. Ha partecipato anche Paolo Andrigo, Senior Manager di Accenture (FOTO sopra). L’occasione è stata il workshopLa pausa caffè diventa digitale’ organizzato da Confida. L’unica associazione italiana che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica.

Il vending della nuova era – ha spiegato Massimo Trapletti, Presidente del Gruppo Fabbricanti di Confida Associazione Italiana Distribuzione Automatica – che ha tutte le caratteristiche per rientrare nel concetto dell’ “Impresa 4.0” ha un obiettivo preciso: modificare la customer experience del consumatore trasformando i distributori in strumenti interattivi”.

Le nuove tecnologie “ampliano l’offerta”.

“Permettono al consumatore di creare un prodotto sulla base dei propri gusti”. Inoltre, attraverso la telemetria, è possibile “un controllo costante sulle macchine. Così da attivare con tempismo sia le procedure di rifornimento che gli interventi di manutenzione”.

Un’offerta sempre più vasta e di qualità

In parallelo allo sviluppo tecnologico, il settore della distribuzione automatica sta costantemente incrementando il livello di qualità dei prodotti. E ampliando inoltre la propria offerta anche con alimenti e bevande bio, ecosostenibili, a km0 e anche veggie.

“Quello del vending è già un servizio a cinque stelle. – ha sottolineato il Presidente dei Fabbricanti di Confida. – Senza dimenticare che la distribuzione automatica resta un canale straordinariamente vantaggioso per rapporto qualità/prezzo”. 

Best practice riconosciuta

Il Senior Manager di Accenture Paolo Andrigo, invece, ha evidenziato come il vending in Italia rappresenti da tempo una best practice riconosciuta.

Le regie delle aziende italiane di gestione che monitorano le vending machine sono un esempio virtuoso per l’intero settore. A livello internazionale anche per altri segmenti della distribuzione”.

E lo slancio innovativo non è destinato ad esaurirsi: “Le modalità d’interazione con i distributori automatici sono cambiate – ha affermato ancora Il Senior Manager di Accenture -. Basti pensare che la breve attesa al distributore automatico viene vissuta di fronte al display dello smartphone. Per questo le aziende di produzione e i gestori si stanno muovendo verso il digitale con crescente convinzione”.

Un protocollo unico

Le sfide che il settore si prepara ad affrontare, ha osservato in chiusura Paolo Andrigo, sono tante. Ad esempio,“la creazione di un unico protocollo di comunicazione per gestire più facilmente tutti i sistemi digitali dei diversi produttori”; oppure lo sviluppo del “digital merchandising”. Ossia un sistema smart che consente di verificare il corretto caricamento del prodotto all’interno della macchina.

La rivoluzione 4.0 dei distributori automatici intelligenti

“Destinata a completarsi con altri features. A esempio: la profilazione dei consumatori grazie a sistemi di riconoscimento vocale e facciale e ad algoritmi per l’intelligenza artificiale”.

Il settore della distribuzione automatica è un’eccellenza tutta italiana. Non a caso, oltre il 70% della produzione ‘made in Italy’ viene esportato all’estero. E il nostro Paese vanta il primato europeo di macchine installate. Oltre 800mila, davanti a Francia (590mila), Germania (555mila) e Regno Unito (417mila).

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