giovedì 11 Aprile 2024
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Nadia crea i suoi gioielli con le capsule usate del caffè

Latisana: una singolare passione che nella Bassa è diventata una moda. Sono tutti pezzi unici, non in vendita, ma realizzati per sé e per le amiche

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di Paola Mauro*
LATISANA – Girocollo e pendenti, braccialetti e perfino orecchini. Frutto della sua fantasia e di una buona dose di buongusto. Eleganti accessori, tutti personalizzati, perché non ce n’è uno uguale all’altro, che contribuiscono nel loro piccolo ad abbassare la produzione di immondizie domestiche.

“Nascono” dalle capsule del caffè, plastica e alluminio che, una volta utilizzate per produrre una tazza di caffè, finiscono dritte nella spazzatura; invece a Latisana c’è chi le trasforma in splendidi accessori. E ormai nella città della Bassa la moda impazza.

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Lei è Nadia Manca (FOTO), che tutti conoscono per essere, da quasi trent’anni, la titolare, assieme al marito Raffaele Ruocco, della pizzeria Da Ventura di via Marconi.

E in un anno, da quando si è appassionata alla creazione di intere parure che sfoggia con orgoglio servendo ai tavoli del suo locale, ha utilizzato per le sue creazioni almeno 5.000 capsule che ormai, grazie a un vero e proprio passaparola, le arrivano da tutta la provincia di Udine e dal Veneto e che, grazie alla sua passione, non sono finite in discarica ma al collo e al polso suo e delle sue amiche.

Perché finora ne avrà prodotte almeno un centinaio, quasi tutte per lei e poi per accontentare le amiche che inevitabilmente hanno iniziato a chiederle di averne una.

Tutto è nato da un viaggio in Spagna, a Barcellona: in una vetrina del centro Nadia ha visto delle splendide collane, davvero particolari: difficile davvero credere che fossero fatte con dei contenitori monodose di caffè, usati e pronti per essere gettati nella spazzatura.

Trovato fra le conoscenze chi le ha fornito le prime cialde, si è messa all’opera, con l’aiuto fondamentale della figlia Sara, alla quale spetta il “duro” compito di lavare e ripulire per bene capsule e coperchio dai fondi del caffè.

Poi tutto passa alla fantasia di Nadia, che, utilizzando solo una pinzetta, arrotola e modella le capsule, creando, fiori, ciondoli, pendenti, roselline, dando vita alle forme più incredibili che poi lei abbina a pezzi di stoffa di vecchi vestiti, o a perle e catenelle recuperare da maglie e abiti ormai dismessi, creando veri e propri gioielli, mai nessuno uguale al precedente.

Perché la particolarità delle sue creazioni “ecologiche” è anche questa: mai nessuna delle sue amiche, si troverà a indossare una collana (o un braccialetto) uguale
a un’altra; anche quando esegue un lavoro per soddisfare la richiesta di un’amica, non lo disegna né lo fotografa e una volta finito lo mette via, per consegnarlo alla destinataria, proprio per non correre il rischio di memorizzare il modello e rifarlo.

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