domenica 21 Dicembre 2025

Arturo Morettino al Trieste Coffee Experts: “Serve una narrazione continua: dalle torrefazioni aperte al pubblico, alle scuole del caffè”

Morettino: "Oggi l’espresso non sempre è percepito come prodotto identitario. Ci chiediamo: quanto ne sappiamo davvero? Quali scelte ha il consumatore? Quanto racconta il barista? Per rinnovarne il valore dobbiamo creare una nuova ritualità, che superi il semplice caffè del listino e trasformi l’espresso in un’esperienza di storia, arte, creatività e italianità"

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TRIESTE – Il settore del caffè italiano vive un momento di grandi cambiamenti: pressioni sui costi, nuovi stili di consumo, evoluzione culturale e crescente competitività internazionale richiedono riflessioni condivise e strategie comuni. Per questo, all’interno del Trieste Coffee Experts, ha preso forma un Think Tank dedicato al futuro dell’espresso, un laboratorio in cui le torrefazioni possono confrontarsi come comunità e non solo come singole aziende.

Tra i relatori Arturo Morettino, tra i primi in Italia a lavorare per la diffusione di cultura autentica del caffè e a credere nel potere di essa di creare consapevolezza nei consumatori, su una bevanda tanto diffusa in Italia quanto poco conosciuta.

Arturo Morettino ha portato anche la voce della Comunità emblematica del rito dell’espresso italiano di Palermo e il suo impegno nella candidatura dell’Espresso a Patrimonio dell’umanità UNESCO, sottolineando l’importanza di unire territori e esperienze diverse per costruire una narrativa condivisa del caffè italiano.

Il Think Tank si è sviluppato attraverso tre Tavoli Tematici, ciascuno incentrato su un aspetto cruciale del lavoro dei torrefattori: dal valore della tazzina alla narrazione dell’espresso, fino alla costruzione di un nuovo modello di caffè Made in Italy.

Il primo tavolo, “Dal rito al listino”, ha affrontato il valore reale della tazzina, non solo economico ma anche culturale, e il ruolo dei torrefattori come partner dei bar nella creazione di modelli più sostenibili e consapevoli.

Arturo Morettino al convegno (immagine concessa)

“Espresso Storytelling” ha esplorato il racconto dell’espresso italiano, sviluppando nuovi codici narrativi capaci di unire gusto, formazione e divulgazione per professionisti e appassionati.

Infine, l’ultimo tavolo ha guardato ai mercati internazionali, ridefinendo il significato contemporaneo del Made in Italy nel caffè e valorizzando la diversità del panorama italiano.

Lo storytelling dell’espresso

di Arturo Morettino

Morettino: “Questo tavolo rappresenta idealmente l’Italia dal nord al sud: Trieste, Roma e la mia Sicilia. È un piacere essere qui e ringrazio la famiglia Bazzara per l’accoglienza. In pochi minuti, come in cinque sorsi di un buon espresso, vorrei raccontare il valore della nostra amata bevanda.

Il tema è lo storytelling dell’espresso, perché narrare il gusto, la cultura e le differenze sensoriali che lo caratterizzano è fondamentale. Da siciliano, mi sento un cantastorie che collega le molte Italie del caffè. Trieste, città che ha nutrito la mia conoscenza, è storicamente la porta d’ingresso del caffè in Italia; Palermo e il Sud, insieme a tutte le città italiane, hanno contribuito a diffonderne cultura e socialità, dai caffè letterari del Seicento ai bar del dopoguerra.

Oggi, però, l’espresso non sempre è percepito come prodotto identitario. Ci chiediamo: quanto ne sappiamo davvero? Quali scelte ha il consumatore? Quanto racconta il barista? Per rinnovarne il valore dobbiamo creare una nuova ritualità, che superi il semplice caffè del listino e trasformi l’espresso in un’esperienza di storia, arte, creatività e italianità.

Serve una narrazione continua: dalle torrefazioni aperte al pubblico, alle scuole del caffè, alle manifestazioni. E serve un barista più preparato, un vero maestro dell’espresso, capace di proporre miscele diverse, tecnica e passione, come accade nel mondo del vino o della cucina.

Solo così l’espresso potrà diventare un’icona sempre più rappresentativa, fino – speriamo – a essere riconosciuto come patrimonio immateriale dell’Unesco. Rendiamo ogni tazzina un’emozione rinnovata e un simbolo del nostro stile di vita. Viva l’Italia del caffè, viva l’espresso italiano.”

                                                                                                           Arturo Morettino

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