mercoledì 10 Aprile 2024
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Rispoli: la 39enne che guida il più grande stabilimento della Coca Cola al Sud

La direttrice: "Sono orgogliosa di entrare a far parte di uno stabilimento così importante. Una delle sedi storiche di Coca-Cola nel Paese, visto che lo stabilimento di Marcianise è stato inaugurato nel 1974. Quando non ero nemmeno nata"

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MILANO – Che le donne finalmente stiano conquistando i posti ai vertici anche di grandi aziende è una realtà che spesso abbiamo visto accadere negli ultimi anni. E’ sempre un segnale positivo condividere questi esempi, per far comprendere che il gender gap non è risolto ma si sta riducendo anche grazie a personaggi come la trentanovenne Monica Rispoli nuovo direttore del sito di Marcianise Coca Cola. Leggiamo l’intervista di Paola Cacace su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.

Rispoli, una professionista di successo

«Quando frequentavo Ingegneria, all’università di Fisciano, immaginavo il mio futuro. E tra le incertezze proprie dell’età ho deciso di farmi guidare dalla passione e da una visione del futuro che definirei molto simile a quella che è la mia vita oggi. Una vita in cui mi sarei trovata a lavorare con un team di cui essere fiera. Al mio primo colloquio di lavoro, lo confesso, mi chiesero come mi vedevo da grande e io risposi che avrei voluto gestire una squadra che mi riconoscesse autorevolezza e che mi vedesse come una guida, aperta al confronto e pronta alle sfide. E fare squadra è uno stile di vita nella nostra azienda». A parlare è Monica Rispoli, salernitana classe ’82, da oggi nuovo direttore dello stabilimento Coca-Cola Hbc Italia di Marcianise, il più grande insediamento produttivo nel Sud dell’azienda che è il principale imbottigliatore e distributore di The Coca-Cola Company in Italia.

Come sarà questa sua prima giornata?

«Impegnativa ed emozionante. Sono orgogliosa di entrare a far parte di uno stabilimento così importante. Una delle sedi storiche di Coca-Cola nel Paese, visto che lo stabilimento di Marcianise è stato inaugurato nel 1974. Quando non ero nemmeno nata. Eppure, negli anni è rimasto al passo con i tempi ed oggi è un polo di eccellenza industriale e di sostenibilità».

Nel suo nuovo incarico lavorerà con Maria Pia Maio, responsabile della logistica di tutto il Sud. Coca-Cola Hbc Italia ha il 33% di donne negli incarichi dirigenziali.
«Ed è fantastico poter lavorare in un’azienda con una forte presenza femminile. Considerate che la media nazionale è ancora solo del 18,3%. Ma la realtà è che il cosiddetto gender balance non è solo una questione di numeri e di etica. Dà forza alle aziende che hanno bisogno di prospettive diverse, e inclusive, per essere sempre più competitive. Certo, c’è ancora margine di miglioramento ed è per questo che ci sono anche progetti in essere come Girls in Stem , l’iniziativa della nostra azienda con Junior Achievement Italia per combattere, sin dalla scuola, gli stereotipi di genere che allontanano le ragazze dai percorsi di studio nelle materie tecnico-scientifiche. Iniziativa per la quale ho avuto l’onore di fare da giudice, potendo parlare con tante ragazze dando loro qualche consiglio».

Ad esempio?
Risponde Rispoli: «Di affidarsi alla passione. Che è fondamentale se, come me, sei una persona che lavora tantissimo. E poi ho detto loro di esser pronte a spostarsi per lavoro. Ad esempio, all’università, durante la triennale in Ingegneria chimica e la specialistica in Food Enginnering, mentalmente avevo già la valigia accanto al letto. E infatti letteralmente il giorno dopo la laurea sono stata chiamata uno stage in Perigina, del gruppo Nestlé, nel team qualità. Sono stata in Umbria per circa 4 anni. Poi sono andata in Piemonte sempre per il gruppo Nestlé. Tra le altre cose ho lavorato come responsabile di produzione del formaggino Mio e poi sono tornata in Campania, per entrare nel Team Engineering del brand Buitoni nello stabilimento dove producono la pizza surgelata. Spesso scherzando dico che dopo la pizza non potevo far altro che puntare alla Coca-Cola per lo step successivo della mia carriera. Ed è stato così, nel febbraio 2017, quando mi sono trasferita a Nogara. E ora sono di nuovo in Campania».

Quindi è tornata a casa.
«Sì e con un certo orgoglio. Sono andava via che ero praticamente una bimba e ora ci sono tornata da manager con maturità ed esperienza. E con tanto orgoglio, quello di poter usare esperienze e competenze per fare un lavoro che amo per un’azienda che mi ha dato la possibilità di unire i miei sogni e le mie competenze, facendomi crescere e diventare quella che sono oggi».

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