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Mercati del caffè: prezzi in parziale ripresa tra venti di guerra e mood negativo

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MILANO – I venti di guerra commerciale tra Usa e Cina deprimono i mercati e il mood negativo contagia anche il caffè, che la scorsa settimana ha segnato nuovi ribassi, con New York e Londra ai minimi rispettivamente dal settembre del 2005 e dall’aprile del 2010. Va detto che i prezzi hanno abbozzato una timida ripresa nell’ultima parte della settimana, più marcata a Londra.

E la chiusura settimanale è stata su entrambi i mercati positiva rispetto al venerdì precedente, anche se di poco.

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Il contratto principale dell’Ice Arabica (luglio) ha chiuso venerdì 10 maggio in ribasso di un un tick (5 punti), ma in ripresa di 20 punti sul primo venerdì del mese.

Dai minimi di mercoledì (luglio a 1.290 dollari), l’Ice Robusta ha recuperato 74 dollari nei due giorni successivi risalendo sopra la soglia dei 1.300 dollari e concludendo la settimana a 1.364 dollari: 19 in più rispetto al venerdì precedente.

Sui ribassi hanno inciso anche gli andamenti del real brasiliano e del peso colombiano. Il primo si è svalutato del 6,6% in 18 giorni; il secondo ha toccato i suoi minimi da oltre 3 anni a questa parte.

La settimana tra minimi e massimi

Nell’arco dei 5 giorni trascorsi, la scadenza principale di New York è oscillata tra un minimo di 87,60 (7 maggio) e un massimo di 91,40 centesimi (10 maggio). Il benchmark londinese ha spaziato tra un minimo 1.267 (8 maggio) e un massimo di 1.372 dollari (10 maggio).

I parziali recuperi di fine settimana appaiono determinati soprattutto da correzioni tecniche, più che da mutate prospettive di mercato. Sul fronte dei fondamentali non si rilevano infatti novità di rilievo.

La raccolta dei robusta è in pieno corso in Brasile e, secondo i primi rapporti sul campo, le rese appaiono sostanzialmente in linea con quelle dell’anno scorso. Al via anche il raccolto di arabica, che potrebbe essere da record, per un’annata negativa del ciclo biennale.

Giovedì la stima ufficiale Conab

La conferma dalle più recenti stime di raccolto sul raccolto brasiliano, che vanno dai 53,9 milioni di sacchi (38,7 di arabica, 15,2 di robusta) di Ibge, ai 60,28 milioni (41,43 di arabica e 18,85 di robusta) di Ecom. Passando per i 58,9 milioni (40,7 milioni di arabica e 18,2 milioni di robusta) di Safras & Mercado.

Nella sua prima stima ufficiale, diffusa a gennaio, Conab ha indicato un dato medio di 52,48 milioni, di cui 37,138 di arabica 15,344 di robusta. La diffusione della seconda stima ufficiale avverrà giovedì 16 maggio.

Silvio Vicentini

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