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MILANO – Massimo Faravelli, a.d. di Ekaf, sul lancio di Joybreak, un brand pensato per arricchire l’offerta continuando a garantire qualità.
Come vedete lo sviluppo del mercato dei solubili nel mondo HORECA e che ruolo può giocare il torrefattore?
Il mercato dei solubili nell’Horeca è cresciuto in modo significativo: oggi rappresenta circa il 20% delle consumazioni e il trend appare ormai consolidato. Un tempo il torrefattore ha guardato con poca attenzione a questa categoria, ma noi pensiamo che il suo ruolo sia centrale per portare qualità, innovazione e affidabilità anche in questo segmento.
In questa direzione si inserisce il nostro progetto Joybreak, il nuovo brand aziendale dedicato alle bevande calde, costruito su due pilastri:
Da un lato una gamma di solubili con le “specialità più richieste del fuori casa”, abbinata a un’innovativa macchina capace di erogare fino a tre prodotti diversi, così da ampliare l’offerta senza complicazioni operative;
Dall’altro il monoporzionato, soluzione strategica per i locali con bassa rotazione o per chi desidera ampliare l’offerta a menù. Grazie a un’integrazione del portafiltro sviluppata in esclusiva per Joybreak le capsule possono essere utilizzate direttamente sulla macchina professionale, introducendo così un sistema versatile e all’avanguardia.
Questo percorso è stato fortemente voluto dall’azienda che vede nelle bevande calde un complemento naturale all’offerta del barista: un modo per arricchire il servizio e intercettare nuove occasioni di consumo.
La qualità in tazza spesso non è considerata quando si parla di capsule e solubile: EKAF come la garantisce?
Per Ekaf/ Cellini Caffè la capsula non è un semplice contenitore, ma un piccolo laboratorio. Ogni ricetta viene sviluppata con tostature, macinature e dosaggi specifici per il formato, così da avere sempre la migliore estrazione possibile. Inoltre, utilizziamo ingredienti di qualità e dosaggi calibrati, anche superiori rispetto agli standard di mercato, proprio per garantire corpo e persistenza in tazza. Il tutto è racchiuso in un packaging studiato per preservare l’aroma e rivolgendoci sempre a fornitori che rispettino i massimi standard del settore. Infine quando i prodotti sono destinati al settore HoReCa, vengono validati non solo in laboratorio ma anche direttamente nei locali, per garantire costanza in condizioni reali di utilizzo. È così che assicuriamo che la qualità in capsula sia all’altezza delle aspettative dei professionisti e dei consumatori finali.
Come procede lo sviluppo di Ekaf e del marchio Cellini, dopo anche la spinta nel mondo online?
Negli ultimi anni l’online ha rappresentato per noi un acceleratore fondamentale, non solo per le vendite ma anche per far crescere la brand awareness. L’online ci consente di far conoscere e far provare i nostri prodotti di altissima qualità raggiungendo consumatori che non potremmo intercettare con i canali tradizionali.
Questo aumento di visibilità, unito al costante lavoro della nostra forza vendite, si traduce in risultati positivi anche nei canali classici: stiamo registrando una crescita significativa sia nell’“out of home” sia nel retail. In particolare, nella GDO italiana il marchio Cellini segna nei primi otto mesi del 2025 un incremento del sell-out del 22% a volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando la solidità del percorso intrapreso.
Il mercato in crisi, i prezzi alle stelle, l’EUDR: Ekaf come si sta muovendo in quella che in tanti hanno definito tempesta perfetta?
È vero, ci troviamo di fronte a una fase estremamente complessa: l’aumento dei costi lungo tutta la filiera, la volatilità delle materie prime e le nuove normative europee – come l’EUDR sulla deforestazione – stanno ridisegnando le regole del gioco. Per noi di Cellini Caffè la risposta parte da due principi: trasparenza e solidità. Da un lato lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per garantire approvvigionamenti sicuri e tracciabili, rispettando criteri ambientali e sociali sempre più stringenti. Dall’altro, continuiamo a investire in innovazione di prodotto e in efficienza produttiva, così da assorbire parte delle pressioni senza compromettere la qualità.
Quella che molti definiscono una “tempesta perfetta” per noi è anche un’occasione per dimostrare coerenza con i nostri valori: offrire un caffè di alta gamma, sostenibile e accessibile, che possa dare fiducia sia ai consumatori che ai professionisti del settore. È un equilibrio complesso, ma siamo convinti che chi saprà garantire qualità e responsabilità oggi sarà più forte domani.
Ci sono in vista degli investimenti da parte di Ekaf, nuovi Paesi (considerando anche il problema dei dazi), o altri modelli di business?
In questa fase stiamo portando avanti un piano di investimenti su più fronti. Da un lato stiamo ridisegnando alcuni processi aziendali per renderli più efficienti e garantire una qualità sempre più elevata nella nostra offerta; dall’altro continuiamo a puntare con decisione sull’export, che rimane una leva strategica di crescita. In particolare, stiamo sviluppando nuove opportunità in mercati ad alto potenziale come l’Asia e il Middle East, dove cresce l’interesse per il caffè premium e per soluzioni innovative.
Parallelamente, stiamo rafforzando sia il lavoro sul brand Cellini Caffè sia lo sviluppo delle private label, due dimensioni che consideriamo complementari: da un lato la forza identitaria di un marchio con valori chiari, dall’altro la capacità produttiva e di servizio che ci permette di collaborare con partner internazionali e presidiare canali diversi.
Infine, ciò che rende distintivo il nostro modello di business è il ruolo rafforzato della nostra società finanziaria di filiera, “Iniziative”, che affianca concretamente i progetti dei nostri clienti Horeca Italia. Un supporto che può fare la differenza in un periodo complesso come quello attuale e che ci consente di offrire ai partner un pacchetto davvero completo, che va ben oltre il prodotto.
A HostMilano, ci saranno delle novità che si possono anticipare?
A Host Milano presenteremo un ventaglio di novità importanti. Tra queste c’è Joybreak, il nostro nuovo brand dedicato ai professionisti del bar, con una gamma di solubili e monoporzioni di qualità come Ginseng, Orzo e Nocciolino: una proposta pensata per arricchire l’offerta e rispondere ai nuovi trend di consumo. Porteremo inoltre una nuova linea di cialde, sviluppata per rispondere alle diverse esigenze sia del canale Ho.Re.Ca. sia della distribuzione moderna, e il rinnovamento della nostra linea di caffè in grani per il BAR, con nuove referenze e un restyling del packaging che ne rafforza l’identità.
Un’altra grande novità sarà il Coffee Concentrate, pensato per intercettare un mercato internazionale sempre più attratto dalla mixability. Si tratta di una base di caffè intensa e subito pronta, ideale per creare bevande fredde, signature drink analcolici e alcolici, dessert e ricette contemporanee a base latte. È una proposta che dialoga con le nuove generazioni perché veloce e modulabile ma allo stesso tempo offre a bar e retailer la possibilità di ampliare la gamma con preparazioni coerenti e ripetibili.
Host per noi sarà quindi l’occasione non solo per far toccare con mano queste innovazioni, ma anche per consolidare il dialogo con clienti e partner, guardando insieme al futuro del caffè.