giovedì 02 Maggio 2024
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Luis Vuitton inaugura a Tokyo il tempio del cioccolato brandizzato LV

"Si tratta dell'ennesimo esempio di scambio culturale - ha spiegato a WWD Michael Burke, presidente e amministratore delegato di Vuitton - come si piò notare dal fatto che la facciata ondulata del Ginza Namiki evoca le onde della baia di Tokyo e che il ristorante è stato concepito dal famoso chef giapponese Yosuke Suga"

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TOKYO – Louis Vuitton diventa ancora più golosa, con un investimento nella capitale del Giappone nell’inaugurazione di uno store dedicato al cioccolato dal marchio LV. Una notizia che già fa salivare gli appassionati di questo prodotto e che strizza senza dubbio l’occhio anche a chi dà importanza a una certa estetica: leggiamo di questo sogno lussurioso dal sito elle.com.

Luis Vuitton: all’ultimo piano del Ginza Namiki

La storia d’amore tra la maison Louis Vuitton e l’alta cucina continua nel più godurioso dei modi: l’apertura di un negozio di cioccolato, ovviamente con il monogram LV, che ci fa già sognare. Le Chocolat V, questo il nome della cioccolateria, aprirà all’ultimo dei sette piani dell’edificio Ginza Namiki di Louis Vuitton a Tokyo, si legge su WWD. Questa bottega del piacere sorgerà a marzo 2021, accanto al ristornate Le Café LV e ovviamente alla boutique, entrambi già meta assidua dalla Tokyo bene.

Triestespresso

Parliamo del primo negozio di cioccolatini in assoluto per Louis Vuitton

Una scommessa di creatività che celebra l’incontro tra moda e cibo, tra la maison francese e la cultura giapponese. Secondo le prime indiscrezioni i cioccolatini di Le Chocolat V saranno in forme varie, dalla classica quadrata con l’iconico monogramma LV e oltre, e saranno venduti in scatole da 4,9, 16 e 125 pezzi. Gran parte dell’attenzione sarà focalizzata ovviamente sulla realizzazione e la scelta delle materie prime di qualità, ma anche sulla presentazione complessiva, compreso il design della confezione.

Il caffè di Tokyo e la sua cioccolateria saranno assolutamente chic

 

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Ma comunque più informali rispetto al primo ristornate aperto da Louis Vuitton ad inizio 2020, quello del Flagship Store di Osaka, dove occorre prenotare con mesi e mesi d’anticipo. Quello di Osaka infatti è stato il primo tentativo della maison di unire alla moda una parte dedicata al relax, con focus sul lusso, ma anche su un profondo interscambio culturale, così com’è anche per il progetto di Tokyo.

“Si tratta dell’ennesimo esempio di scambio culturale – ha spiegato a WWD Michael Burke, presidente e amministratore delegato di Vuitton – come si piò notare dal fatto che la facciata ondulata del Ginza Namiki evoca le onde della baia di Tokyo e che il ristorante è stato concepito dal famoso chef giapponese Yosuke Suga, che ha anche sviluppato i sapori per Le Chocolat V”.

Una cosa è certa: speriamo che questo scambio tra moda e food continui a lungo e che un giorno potremo assaggiare i cioccolatini LV anche in chiave made in Italy.

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