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Il Ceo di Starbucks disegna l’azienda ideale e da sei consigli per il successo

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MILANO – «Sporcati le mani. Ascolta e comunica con trasparenza. Racconta la tua storia e non lasciare che siano gli altri a definirti. Trai ispirazione da chi ha esperienze reali da raccontarti. Lega le loro storie ai tuoi valori. Fai scelte dure: è l’azione quella che conta. Cerca la verità e le lezioni in ogni errore. Sii responsabile per quello che vedi, ascolti e fai» spiega Howard Schultz: è il Ceo di Starbucks, la catena di caffetterie più importante al mondo con negozi in 65 Paesi.

Oggi ha un patrimonio di 2 miliardi di dollari e pensare che Schultz è cresciuto in un complesso residenziale per cittadini indigenti: la sua famiglia non poteva permettersi una casa.

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La svolta la trova con lo sport: grazie alle sue abilità come giocatore di football entra all’Università del Michigan.

Poi inizia a lavorare presso Xerox, multinazionale di stampanti e fotocopiatrici.

In seguito mette su un’attività e apre un punto vendita di Starbucks (che all’epoca aveva solo 60 negozi). Si fa notare fino a diventare Ceo dell’azienda: siamo nel 1987.

Sotto la sua guida l’azienda punta ai 25.000 punti vendita nel mondo. E presto aprirà anche in Italia, a Milano.

A Business Insider ha svela i suoi 6 segreti per imitare il suo successo.

1. Riesci se hai obiettivi chiari
Dalla sua fondazione (1971) a oggi, Starbucks ha sempre avuto una mission chiara: essere più di un bar, ma un luogo di accoglienza per chi ha bisogno di prendersi una pausa dalla frenesia della vita. Un posto dove far incontrare amici e dare vita a nuovi business. Pertanto, se vuoi creare qualcosa che resti nel tempo, devi trascorre del tempo a definire gli scopi e gli obiettivi della tua attività.

2. Non smettere (mai) di fare domande ai tuoi clienti
Chiunque ha esperienza di Starbucks, in una delle sue sedi sparse nel mondo, lo avrà notato: i dipendenti chiedono ai nuovi clienti cosa stiano cercando. Solo quando avrai individuato cosa i clienti vogliono, potrai offrire loro il servizio più idoneo. È una tecnica semplice, ma molti smettono di applicarla nel tempo.

3. Vince chi è al passo con i tempi
Nel 2010, capendo che così facendo i consumatori avrebbero trascorso più tempo nei loro locali, Starbucks introduce il wi-fi gratis in ognuna delle sue sedi. Un esempio che molti poi avrebbero seguito, ma il successo della catena di caffetterie è di aver anticipato i tempi. Allo stesso modo, l’azienda è stata una delle prime a consentire ai suoi clienti il pagamento con iPhone ed è una delle prime ad aver incrementato la sua presenza (con app e strategie di marketing ad hoc) sul mobile.

4. Se sbagli non è un problema (ma ammettilo)
Sbagli l’ordine? Non è un problema. Invia l’ordine corretto con le tue scuse. Assumiti le tue responsabilità. Tutti fanno errori. Ciò che fa la differenza è come sai reagire e porre rimedio in modo tempestivo e professionale.

5. Abbraccia i social media
Starbucks ha scelto di usare Instagram per raccontare la storia del suo brand: qui pubblica immagini dei suoi prodotti, dei suoi clienti mentre si divertono, e crea immagini che fanno ridere o che emozionano. Non si limita ad avere una presenza sui social, cosa, come è noto, necessaria oggi per le aziende, ma ha scelto la giusta piattaforma sulla quale concentrare i suoi sforzi e coinvolgere il suo pubblico.

6. Scegli i partner giusti
Negli anni Starbucks ha realizzato una serie di partnership vincenti. Tra le più recenti quella con Apple che permette ai clienti di scaricare su iTunes, le canzoni che ascoltano nella caffetteria. L’azienda, inoltre, collabora con a diverse organizzazioni non profit, tra cui Save the Children. Fare partnership, è il modo più veloce ed efficace per presentarti e affermarti in nuovi mercati.

INFO: http://www.starbucks.com/

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