Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
SACRAMENTO – La lista della Proposition 65 in California include una serie di presunti cancerogeni presenti nel caffè. Tuttavia, numerosi studi epidemiologici concludono che un consumo moderato di caffè riduce le probabilità di sviluppare diversi tipi di cancro. Perciò in California, paradossalmente, il caffè può sia aumentare che ridurre il rischio di cancro.
Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo tradotto dall’inglese di Josh Bloom pubblicato sul portale d’informazione American Council on Science and Health.
La Proposition 65 in California
La Prop 65 è stata approvata dagli elettori californiani nel 1986 e originariamente si chiamava “Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act of 1986”, ovvero la “Legge per l’acqua potabile sicura e per l’applicazione delle norme sulle sostanze tossiche del 1986”.
La Prop 65 ha poco a che fare con la sicurezza dell’acqua e tutto a che vedere con il catalogare sostanze chimiche che potrebbero essere tossine riproduttive o cancerogene, senza considerare la dose, l’esposizione o il buon senso.
È diventata poco più di un affare vantaggioso per avvocati senza scrupoli, gruppi ambientalisti e l’industria delle etichette adesive.
Anche se il caffè stesso non è elencato nella lista della Prop 65, la bevanda non ne esce del tutto indenne. Ci sono diverse sostanze chimiche cancerogene nel caffè che sono incluse nella lista.
Ecco alcune:
• Acido caffeico
• Piridina
• Acrilammide
• Idrocarburi policiclici aromatici (PAH)
• Furano
Per leggere la notizia completa in lingua inglese basta cliccare qui.