giovedì 03 Ottobre 2024

Tra bilancio e novità: illycaffè cresce del 12% per arrivare a 342 milioni

Oltre alla crisi in Europa hanno pesato lo tsunami in Giappone la Primavera araba e il costo della materia prima a 3 $/libbra Ecco la gamma di macchine a capsule dell’accordo con Mitaca E negli Usa con Cuisinart per una nuova linea iperespresso

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MILANO – Andrea Illy, presidente e amministratore delegato di illycaffè, ha presentato giovedì la nuova gamma di macchine da caffè espresso ultimo frutto dell’accordo industriale con Mitica, l’azienda che produce e distribuisce i sistemi a capsule che sono divenuti l’emblema dei piani di espansione dell’azienda triestina nel settore del vending e dell’Ocs. Da notare che l’annuncio è stato fatto in contemporanea con il salone della distribuzione automatica, ma al di fuori dei padiglioni, in un’esposizione nei pressi della centrale Piazza San Babila. Ne riferiamo sotto.

Prima di dedicarsi alle macchine Mitaca Illy aveva partecipato, sempre nel capoluogo milanese, al convegno «Oltre il Pil» organizzato all’università Bocconi di Milano da Crev, Fondazione Ernesto Illy e Centro Marca. All’incontro hanno partecipato anche il premio Nobel per l’Economia, Amartya Sen, il consigliere delegato di Intesa San Paolo, Enrico Tomaso Cucchiani, la vice presidente del Senato Emma Bonino, l’economista Andrea Segrè, l’inventore del Last Minute Market.

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L’assemblea di illycaffè intanto ha approvato un bilancio 2011 che è riuscito ad arginare l’onda lunga della crisi con il fatturato che è cresciuto del 12 per cento a quota 342 milioni: «Abbiamo archiviato risultati equilibrati in termini di crescita del fatturato, di redditività e di equilibrio finanziario in un anno che, va sottolineato, è stato molto critico per tutti», dice Andrea Illy.

Non c’è stata solo la crisi che ha condizionato pesantemente i consumi nei paesi dell’area del Mediterraneo (Grecia, Spagna e anche Italia) ma altri fattori di rallentamento hanno pesato sull’attività del gruppo del caffè triestino. Lo tsunami in Giappone ha costretto illycaffè a rinviare nel Paese del Sol Levante il progetto per il lancio delle bevande ready to drink. La Primavera araba ha compromesso i piani di sviluppo in Medio Oriente.

Nonostante ciò illycaffè ha tenuto bene le posizioni: “Siamo riusciti a salvaguardare la redditività e l’equilibrio finanziario in un anno diffcicile dal punto di vista geopolitico”, ha detto Andrea Illy nella nota allegata al bilancio. Ha pesato anche il raddoppio del costo della materie prime che ha toccato lo scorso anno oltre i 3 dollari per libbra: “L’effetto prezzi – ha aggiunto il presidente di illycaffè – ci ha imposto un contenimento dei costi e un inevitabile anche se contenuto aumento dei prezzi. Siamo riusciti a garantire gli investimenti programmati senza compromettere la nostra crescita a lungo termine”.

L’aumento del prezzo delle materie prime ha influito sull’indebitamento (circa 30 milioni) necessario a finanziare il raddoppio di valore delle scorte che per un gruppo come illycaffè è destinato a essere riassorbito. Il fatturato è cresciuto a quota 342 milioni (+12%) con un ebidta (il margine operativo lordo) di 45,6 milioni in crescita rispetto all’anno precedente del 2,5%.

La posizione finanziaria, aumentata a causa dell’aumento del capitale circolante, denota «un buon equilibrio finanziario con un rapporto fra debiti e patrimonio netto nell’ordine dell’1,3%». illycaffè “ha investito una trentina di milioni nel 2011 in nuovi progetti di espansione come quello realizzato con l’apertura di una filiale in Cina”. Resta molto elevata l’attenzione dell’azienda per “un ulteriore miglioramento qualitativo dei nostri prodotti”.

Andrea Illy sottolinea l’importanza degli investimenti compiuti anche sul fronte della sostenibilità ambientale grazie a un progetto di certificazione che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale: “Per noi è da sempre importante la sostenibilità e l’impegno verso gli i nostri azionisti”. La campagna «Livehappilly» è un altro sforzo compiuto per aumentare il peso e la qualità di un marchio che punta su elevati standard di qualità.

Per quanto riguarda l’andamento del 2012 Andrea Illy chiarisce che “i dati di vendita si sono normalizzati anche se in Italia i consumi restano leggermente in calo. Prevediamo un altro anno di crescita con molte iniziative al’orizzonte come un ingresso del nostro marchio nei social media e sull’onda del successo dei 235 negozi Espressamenteilly aperti nel mondo”.

Infine aggiungiamo che, come anticipato, negli Stati Uniti il numero uno della illy ha appena concluso un accordo con Cuisinart, grosso produttore di elettrodomestici, per una nuova linea di macchine a tecnologia avanzata per le capsule iperespresso (Cuisinart for Illy) destinata alle famiglie americane dopo il mercato delle aziende e della grande ristorazione.

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