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Il caffè tra i prodotti nootropi capaci di attivare le funzioni cognitive

Queste sostanze possono essere usate in appoggio ai farmaci, nel caso di funzioni cognitive compromesse, specialmente in casi di degenerazione

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I nootropi sono sostanze che influenzano il metabolismo delle cellule neuronali, spesso usate da studenti o atleti: si trovano in integratori, ma anche in noci, cacao, curcuma, avocado, caffè e tè. Il nome è la somma di due parole greche: nöos, che significa pensare, e tropein, che significa guidare, cioè veicolano e migliorano l’apporto di glucosio e ossigeno nel cervello. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giorgio e Caterina Calabrese pubblicato sul quotidiano La Repubblica.
Gli alimenti nootropi
MILANO – Alimenti nootropi ovvero sostanze alimentari capaci di attivare le funzioni cognitive. Queste sostanze sono un gruppo eterogeneo di cibi-farmaci che influenzano il metabolismo delle cellule neuronali nel sistema nervoso centrale. La stragrande maggioranza di queste sostanze è di origine naturale e li troviamo come integratori alimentari o estratti vegetali.
Oppure in alcuni cibi come: noci, pesce, cacao, curcuma, avocado, caffè, the, agrumi. Ma anche i singoli nutrienti come: curcumina, flavonoidi, Omega3, vit. B, D, E, colina, carotene, Calcio, Zinco, Selenio, Rame, Ferro.
I nootropi, noti anche come “smart drugs”, sono un gruppo eterogeneo di composti e il termine “nootropico” fu usato per la prima volta da Cornelius E. Giurgea nel 1972-1973 per descrivere sostanze che attivavano principalmente le funzioni cognitive, come la memoria e l’apprendimento, specialmente in situazioni in cui queste funzioni erano compromesse.

 

Il nome è la somma di due parole greche: nöos, che significa pensare, e tropein, che significa guidare, cioè veicolano e migliorano l’apporto di glucosio e ossigeno nel cervello. Si ottengono così effetti contro la carenza di ossigeno proteggendo il tessuto cerebrale dalla neurotossicità.

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Inoltre, influenzano positivamente la sintesi delle proteine neuronali e degli acidi nucleici e stimolano il metabolismo dei fosfolipidi nelle membrane neuro-ormonali. Queste sostanze possono essere usate in appoggio ai farmaci, nel caso di funzioni cognitive compromesse, specialmente in casi di degenerazione.

Ma possono essere usate anche da individui sani che vogliono aumentate la memoria e la capacità intellettiva. I nootropi tendono ad essere ben tollerati nei pazienti con disturbi cognitivi e l’incidenza degli effetti collaterali è bassa e, quelli che si verificano, sono generalmente lievi.

Non basta una singola dose perché la maggior parte dei nootropi non ha un effetto immediato, pertanto, è necessario un uso a lungo termine per ottenere i risultati desiderati e, tuttavia, i loro effetti a lungo termine su individui sani non sono ancora del tutto conosciuti e determinabili.

Gli effetti collaterali sono rari e tipicamente lievi, ma, nel tempo, possono verificarsi alcune complicazioni, ad esempio, le persone con malattie cardiovascolari non dovrebbero usare il guaranà perché stimolante, in quanto ricco di alcaloidi assimilabili all’azione della caffeina. Pe questa ragione è spesso utilizzato da atleti professionisti.

La letteratura disponibile suggerisce che gli effetti cardiovascolari sperimentati da coloro che consumano fino a 600 mg di caffeina al giorno sono, nella maggior parte dei casi, lievi, transitori e reversibili, senza effetti avversi permanenti.

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