venerdì 12 Aprile 2024
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Gli Svizzeri, storica drogheria di Orvieto, abbassa le serrande

Ad aver acquistato il negozio più antico di Orvieto è, infatti, una nota catena di intimo che aprirà prossimamente, dopo una rinfrescata ai locali. Diventeranno così cinque i negozi di intimo appartenenti a grosse catene commerciali nel breve spazio di poco più di centro metri. Segno dei tempi moderni che incalzano anche in un centro storico dove sono vietati i fast food

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ORVIETO (Terni) – A leggere il saluto lasciato ai clienti in vista sul bancone, ci si commuove inevitabilmente. Un tuffo al cuore arriva già lungo la via di fronte a quell’avviso – “cessazione attività” – a cui si stenta addirittura a dar credito. Sì, perché per gli orvietani quel tratto di Corso Cavour non sarà più lo stesso senza l’odore della tostatura del caffè, del rosolio di mandorle e del cioccolato, delle mille varietà di spezie disposte con cura sugli scaffali, senza i pescetti di liquirizia e i confetti di zucchero colorato con cui sono cresciute generazioni e generazioni di bambini.  Il 21 luglio prossimo, la storica drogheria “Gli Svizzeri”, dopo 148 anni di attività, tira giù le saracinesche per sempre.

Gli Svizzeri chiude i battenti

I titolari, subentrati negli anni Settanta ai fratelli Vomossi nella ditta fondata dalla famiglia svizzera (da cui il nome), non potendo più portare avanti l’attività a conduzione familiare, erano in cerca da diversi anni di un acquirente. Dopo varie trattative, in cui è stato provato in ogni modo tenere in vita le licenze, alla fine Gino Anselmi e la moglie Rosanna, hanno dovuto cedere di fronte all’assenza di interesse.

Troppo impegnative le licenze, soprattutto quelle per gli alcolici

Che, insieme alla torrefazione del caffè e al cioccolato, hanno rappresentato il centro dell’attività della drogheria dal 1864. Ed è così che ben presto, buttati al macero gli scaffali intrisi di storie e di profumi e le scritte retrò che campeggiano da sempre sulle due vetrine lungo Corso Cavour, droghe e spezie lasceranno il posto a lingerie e pigiami. Ad aver acquistato il negozio più antico di Orvieto è, infatti, una nota catena di intimo che aprirà prossimamente, dopo una rinfrescata ai locali.

Diventeranno così cinque i negozi di intimo appartenenti a grosse catene commerciali nel breve spazio di poco più di centro metri. Segno dei tempi moderni che incalzano anche in un centro storico dove sono vietati i fast food, ma dove evidentemente non si riesce a frenare il consumismo e a preservare le attività di un tempo. E’ un mondo che se ne va per sempre.

Eppure agli orvietani mancherà il caffè da acquistare all’etto nell’incarto chiuso dal fiocchetto rosso che è diventato la cifra della drogheria, il rosolio di mandorle da procurarsi ogni anno per le pizze di Pasqua, l’anice stellato e quelle stecche di cannella così lunghe che ormai non se ne vedono più in giro, chiuse come sono in anonimi barattolini tutti uguali sugli scaffali del supermercato.

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