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Giornata internazionale del tè: festeggiata dalla Fao a Roma la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua

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ROMA – Domenica 21 maggio si è festeggiata in tutto il mondo la quarta edizione della Giornata internazionale del tè (International Tea Day), come stabilito dalle Nazioni Unite che l’ha istituita nel 2020. In Italia con meno vigore che altrove nel mondo anche se la cerimonia principale di tutto il mondo si è svolta proprio in italia, come leggete sotto. Questa volta al centro delle celebrazioni c’erano i piccoli produttori di tè che sono stati ricordati nel corso dell’evento organizzato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) presso la sua sede mondiale che è a Roma.

Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha affermato nel suo discorso di apertura: «L’industria del tè può diventare un motore per la crescita economica e per il ripristino degli ecosistemi. Può contribuire alla lotta contro la povertà e la fame e rappresenta un’importante fonte di reddito e di occupazione, soprattutto per milioni di famiglie povere nelle comunità rurali di tutto il mondo».

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Tè: le sfide del futuro per i piccoli coltivatori proprietari della terra

Negli ultimi anni, l’industria globale del tè ha registrato una rapida crescita, con un notevole aumento del numero di consumatori a livello mondiale. Il tè è la bevanda più consumata al mondo, dopo l’acqua, e può apportare benefici alla salute e al benessere dei consumatori.

Secondo i dati della Fao, ribaditi nel corso della cerimonia romana, la produzione globale di tè ammonta a oltre 18 miliardi di dollari all’anno e coinvolge circa 13 milioni di persone.

Sempre la Fao stima che nei quattro principali Paesi produttori (Cina, India, Kenya e Sri Lanka), circa 9 milioni di coltivatori di tè sono piccoli proprietari.

Tantissimi piccoli proprietari sono donne, il 60%, e sono la “spina dorsale” del settore, ha affermato il Direttore Generale della FAO.

I piccoli produttori devono affrontare diverse sfide, tra cui i bassi prezzi alla produzione, la debolezza dei servizi di divulgazione, i canali di mercato limitati, lo scarso accesso al credito e alla tecnologia e gli ostacoli al rispetto degli standard di qualità.

Che cosa fa la Fao per il tè

Secondo quanto è stato detto nell’evento di Roma, la Fao, l’organizzazione mondiale dell’agricoltura punta a realizzare un settore del tè efficiente, inclusivo e sostenibile. Le attività comprendono lo sviluppo di prodotti di conoscenza e la fornitura di dati e informazioni sui mercati e sul commercio del tè, proiezioni a medio termine per il mercato mondiale del tè e informazioni rilevanti sul settore, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza del mercato e informare le decisioni politiche.

 

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