mercoledì 10 Aprile 2024
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Laura Zanetti: “Così per Natale la Fondazione entra per la prima volta nei supermercati”

Spiega la vice presidente dell'onlus: "Come funziona? Basta acquistare un qualsiasi prodotto Segafredo Zanetti per contribuire alla riuscita del progetto, il cui costo è sostenuto integralmente dalla Segafredo Zanetti. Per enfatizzare l’iniziativa e richiamare ancor più l’attenzione sul progetto, abbiamo inoltre selezionato i due prodotti più venduti del marchio, l’Espresso Casa e l’Intermezzo sia nel formato singolo sia nel bi-pack, e li abbiamo riproposti in una nuova grafica particolare e accattivante.”

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MILANO – Il Natale è prossimo e lo spirito di condivisione e di dedizione al prossimo bussa ai cuori di tutti gli italiani: oltre il classico scambio di regali, magari anche pensando a del buon caffè da mettere sotto l’albero, è il momento di tendere la mano a chi è più in difficoltà. Un principio che la Fondazione Zanetti Onlus ha fatto suo non solo da quest’anno, ma dal lontano 2007, quando con la sua costituzione un po’ in sordina, è riuscita a supportare ben 230 progetti con impatto sociale, nei Paesi in via di sviluppo e anche sullo stesso territorio italiano. In questo periodo che ha colpito e messo alla prova tutti, questa Onlus ha deciso di aprire le sue porte a un pubblico più ampio, con una speciale promozione, di cui ci ha parlato la vicepresidente Laura Zanetti, che è anche membro del Consiglio di Amministrazione della MZB Group Spa.

Dottoressa Laura Zanetti da quanto tempo si occupa di onlus?

“Mi sono sempre messa a disposizione per aiutare il prossimo, soprattutto i minori in difficoltà. Per questo, quando abbiamo deciso con la mia famiglia di costituire questa Fondazione con mio padre e mio fratello, mi sono offerta di seguirla in quanto molto vicina alle mie corde. Me ne sono occupata sin dalla sua nascita nel 2007, con la mission di aiutare i minori in difficoltà in tutto il mondo, in Italia e in particolar modo Veneto e Emilia Romagna. Favorendo l’assistenza alimentare e sanitaria, l’accoglienza, l’istruzione. All’epoca ero ancora incinta quando abbiamo mosso i primi passi.

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Eravamo titubanti, studiavamo le altre realtà e poi siamo cresciuti sino ad oggi, diventando una fondazione stimata e riconosciuta in tutta Italia. “

Perché fu deciso di costituire la Fondazione Zanetti onlus?

“Era sempre stato il nostro desiderio costituirla. Soprattutto io ho chiesto spesso a mio padre se si potesse fare, conoscendo altre realtà esistenti in diverse aziende. Pensavo che un’impresa al giorno d’oggi, dovesse avere una responsabilità etica e sociale. E così ho voluto creare la Fondazione, e abbiamo trovato l’occasione per farlo quando abbiamo ristrutturato a Villorba la Villa dei miei nonni dove oltre alla sede della Massimo Zanetti Beverage Group, abbiamo anche aperto gli uffici della Fondazione”.

Tutto è cominciato nel 2007: ci vuole spiegare nel dettaglio cosa fa la Fondazione Zanetti Onlus?

“La nostra mission principale è stata inizialmente l’assistenza alimentare e sanitaria, per volontà di mio padre, nei Paesi in via di sviluppo in particolare modo. Nel 2007 c’erano delle problematiche un po’ differenti rispetto a oggi. Con il corso del tempo, ci siamo accorti che anche nel nostro territorio c’era bisogno di fare degli interventi. Ci siamo evoluti, facendo spazio ad altri tipi di progetti, come quelli legati all’istruzione, al supporto psicologico, all’accoglienza: nel nostro territorio abbiamo avviato un ciclo di incontri per gli studenti di medie e superiori, per sensibilizzare su argomenti e temi che riguardano i giovani, e per portare le testimonianze di chi, in diverse parti del mondo, si impegna per gli altri.”

Quali sono i principali progetti in corso in Italia e all’estero? State progettando qualcosa di nuovo?

zanatti fondazione onluns
L’intervento della Fondazione in Paraguay

“Dal 2007 abbiamo sostenuto oltre 230 i progetti, portando avanti un’azione trasversale per migliorare la salute dei bambini nel mondo. Abbiamo collaborato con tantissime organizzazioni non profit, per esempio in Paraguay abbiamo creato il centro Sagrada Familia, e in Brasile la Casa del Sorriso. Solo con il Cuamm (https://www.mediciconlafrica.org/) ne abbiamo sostenuto otto diversi.

Ricordo che il Cuamm è una delle più grandi ONG in Italia che si occupano di salute. Ci
siamo avvicinati a loro perché avevamo obiettivi comuni e abbiamo unito le nostre forze per cercare di avere un impatto sociale. È la prima organizzazione che si spende per la tutela della salute della popolazione in Africa. Noi agiamo anche nel resto del mondo e, nel nostro piccolo, sul territorio nazionale.

Il primo progetto insieme al Cuamm risale al 2011, quando abbiamo contribuito a creare un reparto di pediatria in Angola a Chiulo. Poi abbiamo stretto amicizia con il direttore, il cui motto è “prima le mamme e i bambini” e quindi ci siamo legati a loro, che sono un’organizzazione seria e precisa anche nelle rendicontazioni che puntualmente ci inviano.”

L’occasione di questa intervista, ci ha permesso di scoprire un’attività piuttosto nascosta della sua famiglia

“La Fondazione è già molto conosciuta tra le realtà delle Onlus italiane, ma c’era sempre stata un po’ la volontà di non sbandierare questa attività. Chi fa del bene non vuole fare troppa pubblicità.

E ora sbarca di nuovo con una partnership con il marchio Segafredo Zanetti che è il principale brand del MZB Group in Italia: ce la racconti

“Noi organizzavamo dei cicli di incontri per sensibilizzare i ragazzi di tutte le scuole e anche per coinvolgere insegnanti, genitori, tutti coloro che si occupano di minori e delle loro problematiche. Con la pandemia ci siamo dovuti fermare. Abbiamo cercato, per non stare fermi, di sviluppare altre attività. Innanzitutto, abbiamo realizzato il bel documentario “Passi verso l’Altrove” per raccontare questi 10 anni di incontri.

Dall’altra parte, ci siamo chiesti cosa poter fare per continuare nella nostra mission: abbiamo pensato una cosa inedita per noi che siamo sempre rimasti più anonimi, unendo il marchio Segafredo Zanetti alla Fondazione per far conoscere la nostra realtà e le nostre attività. L’organizzazione più consona per farlo ci è parsa il Cuamm: abbiamo scelto il loro progetto perché sembrava quello più consono per coinvolgere un pubblico più ampio.

Il progetto riguarda la Sierra Leone, paese dell’Africa occidentale e si rivolge al distretto di Pujehun: qui il Cuamm ha sviluppato una grande rosa di interventi riguardanti l’ospedale infantile e materno, che è il nostro campo d’azione da sempre. Lì si affiancheranno a medici tradizionali, con forte esperienza, insieme alla popolazione locale per l’acquisto di farmaci, cibo, per sostenere la terapia nutrizionale nutritiva per i bambini. Abbiamo deciso, tramite la promozione di Segafredo Zanetti, di supportare economicamente questo progetto pensato da Cuamm.”

La Fondazione Zanetti Onlus è sempre stata un’attività riservata del vostro Gruppo. Adesso invece avete deciso di coinvolgere anche i consumatori attraverso l’acquisto dei prodotti Segafredo Zanetti: come funziona?

“Abbiamo scelto questo progetto del Cuamm e lo abbiamo ritenuto valido anche per un pubblico più ampio; abbiamo quindi deciso di dar vita a questa promozione, che sta partendo in questi giorni e andrà avanti almeno fino a marzo del 2022. Come funziona: basta acquistare un qualsiasi prodotto Segafredo per contribuire alla riuscita del progetto, il cui costo è sostenuto integralmente dalla Segafredo.

Segafredo Espresso Casa

Per enfatizzare l’iniziativa e richiamare ancor più l’attenzione sul progetto, abbiamo inoltre selezionato i due prodotti più venduti del marchio, l’Espresso Casa e l’Intermezzo sia nel formato singolo sia nel bi-pack, e li abbiamo riproposti in una nuova grafica particolare e accattivante.”

Segafredo Intermezzo

Avete scelto per iniziare un periodo nel quale il caffè va molto: a Natale è uno dei regali più diffusi

“Ci tenevo particolarmente che l’iniziativa coincidesse con il Natale, unendo così la
vendita dei prodotti più tradizionale, insieme a un gesto solidale: benefico: acquistando questi prodotti nei supermercati d’Italia si può contribuire a far del bene, e ci si potrà unire a noi per sostenere questo importante progetto. Considerato anche un il particolare periodo che stiamo vivendo, c’è ancora più ha bisogno di un po’ di speranza e di luce.”

Sicuramente coinvolgerà milioni di persone. Ma chi si avvicina a questo vostro progetto attraverso il marchio popolare Segafredo Zanetti, potrà scoprire anche il sito dell’Associazione

“Sì, sarà creato un sito dedicato a questa campagna di Segafredo Zanetti all’Associazione in sinergia con la Fondazione e con i Medici con l’Africa Cuamm. Sarà alla portata del consumatore che potrà osservare l’intero progetto, visualizzare come e dove vengono destinati i fondi raccolti, nel modo più coinvolgente possibile. Per ora abbiamo il sito istituzionale e tutti i canali social su cui poter visionare l’organigramma, i progetti portati avanti sino ad oggi nella massima trasparenza. Dal 2007 siamo una realtà attiva e conosciuta.”

Quanti sono questi progetti?

“Dal 2007 complessivamente sono 230 i progetti della fondazione. Faccio fatica addirittura a ricordarli tutti, ma alcuni che mi hanno colpito di più: in Romania, c’è ad esempio la moglie del giornalista Mino Damato che porta avanti un centro d’accoglienza per minori abbandonati una casa famiglia laggiù.

Siamo andati a visitare e verificare che questo Centro fosse implementato nel modo giusto e siamo felici di sostenere lì un progetto che prevede l’inserimento in famiglie affidatarie di molti dei bambini accolti. Non lasciamo nulla al caso. Siamo precisi e seri. Io lo faccio con passione.”

La novità a questo punto è che coinvolgete il pubblico: sino a qua avete operato da soli non comparendo, e ora coinvolgete i consumatori attraverso un marchio diffuso nei supermercati e nelle rivendite. Oltre a questo, fate sapere che esiste questa fondazione benefica nel caso si volesse contribuire

“Abbiamo ritenuto che fosse il momento di farci conoscere ai consumatori. È una realtà seria a cui teniamo particolarmente. Vediamo altri che hanno fondazioni nate da poco o private che insistono sulla pubblicità e allora noi ci siamo detti: perché no? Siamo una realtà solida, seria e considerata in tutta Italia, è giusto ora in questi tempi farci conoscere. In veste di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Mzb Group posso dire che il nostro gruppo deve avere anche una responsabilità etica e sociale, non solo di profitto. La nostra azienda ha un Bilancio CSR sociale e solidale.”

Avete cambiato un po’ la vostra attività con gli incontri con i giovani a causa del Covid. La pandemia ha orientato in modo imprevisto anche la vostra attività o avete seguito i vostri filoni tradizionali?

“Abbiamo dovuto un po’ cambiare rotta. Tutti gli anni organizzavamo degli incontri in presenza, coinvolgendo tante scuole del territorio, con i giovani e i relatori che portavano la loro testimonianza.

Ma con il Covid non si è potuto più fare come prima e ci siamo ritrovati disorientati: tante cose si sono fermate, non potendo andare a controllare negli ospedali e nei luoghi dove si sviluppavano i progetti.

Abbiamo pensato allora di sviluppare un documentario per celebrare i 10 anni di questi incontri.

Sono contenta: anche se i ragazzi non vengono più da noi, è il documentario che va da loro nelle scuole. Sono già tanti gli istituti e le Università (come quella del volontariato di Treviso) che hanno proiettato il film. Anche le scuole medie e le superiori lo stanno facendo vedere, con delle schede didattiche per commentarlo e fare degli approfondimenti. Siamo arrivati comunque da loro.

E aggiungo un’altra cosa, ci stiamo rivolgendo al territorio italiano cercando di
coinvolgere la popolazione più vicina con questo progetto di promozione sui pacchetti di caffè. E ora porteremo avanti altri progetti che sosterranno gli ospedali del territorio, dove ci sono reparti di pediatria che hanno bisogno, sceglieremo la via più consona. La limitazione dei viaggi ci ha fatto ridimensionare per il momento. Poi nel futuro magari continueremo come abbiamo sempre fatto.”

Sapremo a marzo come ha reagito il pubblico italiano a questa promozione e capire se c’è stato un movimento verso il vostro marchio, determinato anche da questa novità

“Non l’abbiamo mai fatto prima, perché non c’è stata occasione. Ma questa volta abbiamo pensato di provare con questa nostra realtà seria a fare qualcosa di diverso coinvolgendo anche i consumatori di Segafredo. Per implementare le vendite abbiamo studiato dei gadget ad hoc: una mug decorata con una bella veste grafica, una shopper di cotone biologico. Quello che ci interessa però è il supporto al progetto e far conoscere la Fondazione al pubblico.”

A Natale spesso, ci si stringe e c’è più desiderio di dare qualcosa al prossimo. Se questo viene risolto attraverso una promozione che è piuttosto complessa e che va al di là del pacchetto di caffè con una grafica attraente, ma una serie di prodotti proposti al consumatore per enfatizzare la possibilità di donare qualcosa a chi ha di meno

“Chi vorrà unirsi a noi per implementare questo progetto lo potrà fare. Dalla nostra parte, abbiamo cercato di rendere il tutto più visibile, chiaro e trasparente possibile. Certo c’è stata anche un’operazione grafica per attirare l’attenzione del pubblico, ma sempre e unicamente a scopo benefico.”

I prodotti Segafredo Zanetti di solito sono molto ben in vista nei supermercati italiani. A maggior ragione questa operazione troverà piena attenzione dei consumatori. Faremo il punto a primavera

“Ci auguriamo con tutto il cuore che vada bene ovviamente. Ne riparleremo!”.

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