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Fipe: rinnovata la campagna contro la violenza di genere

Lino Stoppani, presidente di Fipe: “Il ruolo delle donne è certamente significativo nei pubblici esercizi con il 30% delle imprenditrici e il 51% delle lavoratrici. L’attenzione alla sicurezza delle donne comincia sul luogo di lavoro e si sviluppa con la capacità delle nostre imprese, diffuse in modo capillare sull’intero territorio, di poter svolgere un presidio sociale a tutela della legalità contro la violenza di genere."

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MILANO – Pubblici esercizi sentinelle in città, con il supporto della tecnologia digitale, per poter aiutare le donne in difficoltà. A Milano, a Palazzo Bovara – il Circolo del commercio di Confcommercio Milano – è stato rinnovato il protocollo d’intesa della campagna #sicurezzaVera tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato; Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, e il Gruppo donne imprenditrici di Fipe.

La campagna #sicurezzaVera

A firmare il rinnovo il prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato; il presidente di Fipe (e a Milano di Epam, l’Associazione dei pubblici esercizi Confcommercio Milano) Lino Stoppani; la presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe Valentina Picca Bianchi.

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La campagna #sicurezzaVera, con il rinnovo del protocollo d’intesa, si sviluppa nei capoluoghi di regione. Avviata nel 2021 è stata presentata oggi a Milano in un evento promosso da Fipe e Terziario Donna di Confcommercio Milano rappresentata dalla vicepresidente Francesca De Lucchi (imprenditrice nel settore dei pubblici esercizi).

Quest’anno #sicurezzaVera, in una fase sperimentale, raggiunge 20 città; nel 2023, a regime, saranno complessivamente 36. Obiettivo del protocollo d’intesa e della campagna di prevenzione è quello di promuovere, con un’efficace rete territoriale, iniziative di formazione e informazione per accrescere il livello di sicurezza delle donne.

Pubblici esercizi, cioè bar, ristoranti, discoteche, locali – a Milano 1 ogni 163 abitanti (in particolare 1 ristorante ogni 330 abitanti e 1 bar ogni 440 abitanti) – come presìdi di legalità contro la violenza di genere.

Come concretamente? Con il protocollo d’intesa firmato oggi, lo strumento in più disponibile per i pubblici esercizi associati è la App della Polizia Youpol (scaricabile gratuitamente sia per Ios sia per Android) che permetterà di segnalare alle sale operative delle questure episodi di violenza precedendo il messaggio inviato con la dicitura #FIPE per garantire l’immediata riconoscibilità della segnalazione e poter consentire interventi mirati e tempestivi.

Fipe: il ruolo delle donne nei pubblici esercizi

La campagna #sicurezzaVera mira anche a coinvolgere il mondo della scuola, in particolare le scuole professionali che aderiscono a Re.Na.I.A., la Rete Nazionale Istituti Alberghieri, introducendo momenti specifici di didattica sulla cultura di genere.

“Il ruolo delle donne è certamente significativo nei pubblici esercizi con il 30% delle imprenditrici e il 51% delle lavoratrici – afferma Lino Stoppani, presidente di Fipe – l’attenzione alla sicurezza delle donne comincia sul luogo di lavoro e si sviluppa con la capacità delle nostre imprese, diffuse in modo capillare sull’intero territorio, di poter svolgere un presidio sociale a tutela della legalità contro la violenza di genere.”

“Il rinnovo del protocollo che abbiamo firmato oggi è molto importante: il progetto #sicurezzaVera ha infatti bisogno di una costante collaborazione con le Forze dell’Ordine e di una sempre più diffusa azione di formazione per poter dare agli operatori le conoscenze e gli strumenti d’intervento utili”.

“A Milano il tasso di occupazione femminile è circa del 65%, un livello ben sopra la media italiana – rileva Francesca De Lucchi vicepresidente di Terziario Donna Confcommercio Milano – dato molto positivo, ma c’è anche il rovescio della medaglia: tante donne si muovono per la città sole, non di rado in orari serali o notturni, come le lavoratrici dei pubblici esercizi.”

“Per questo un progetto come Sicurezza Vera è ancora più importante nella nostra città. Formazione e sensibilizzazione significa prevenire e proteggere”.

Il prefetto Francesco Messina, che nell’occasione è stato premiato dal Gruppo donne imprenditrici di Fipe per aver sostenuto il progetto nella sua qualità di direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, dichiara:

“Negli ultimi tre anni la strategia di contrasto della Direzione centrale anticrimine verso l’odioso fenomeno della violenza di genere è stata improntata all’introduzione e all’ottimizzazione di nuovi moduli operativi, come il protocollo Zeus per il recupero degli uomini che maltrattano, la banca dati Scudo per la condivisione delle informazioni sulle situazioni a rischio tra le Forze di Polizia, l’App YouPol, che da oggi – con il rinnovo del protocollo #sicurezzaVera – sarà implementata con una nuova funzione che consentirà un intervento ancora più celere della Polizia di Stato.”

“In un ambito di tale delicatezza, l’attività di prevenzione è fondamentale e diventa strategico un lavoro di squadra in collaborazione e sinergia tra i diversi attori coinvolti, come le Forze dell’Ordine e le associazioni di categoria.”

“Sensibilizzare le donne e aiutarle a proteggersi è un obiettivo funzionale ad abbattere il rischio di cadere nella spirale della violenza”.

“Grazie all’introduzione della App YouPol, il progetto #sicurezzaVera fa un ulteriore passo avanti – conclude Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe – Per utilizzare al meglio questo strumento è tuttavia necessario un lavoro di formazione a monte del personale dei pubblici esercizi: saper cogliere i segnali della violenza, fisica e psicologica, su una cliente o su una collaboratrice è indispensabile per poter agire tempestivamente.”

“Questo è il nostro obiettivo primario: rendere i nostri bar, i nostri ristoranti e i nostri locali un approdo nel quale sentirsi sicuri, capiti e protetti”.

Perché #sicurezzaVera?

Vera – che in germanico significa protezione, difesa – è il nome di una donna con la quale le donne possono identificarsi. #sicurezzaVera si muove all’interno della campagna “Questo NON è Amore” attiva dal 2016 e diventata un’iniziativa permanente della Polizia di Stato.

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