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Export di giugno: giù Brasile e Indonesia, crescono Vietnam e India

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MILANO – A pochi giorni dalla pubblicazione delle statistiche ICO per il mese di maggio, i circuiti informativi specializzati stanno già anticipando i dati preliminari relativi a giugno. Queste cifre – tuttora soggette ad ampi margini di revisione – consentono di delineare sin d’ora, a grandi linee, l’andamento del mercato nell’arco del mese appena trascorso.

Cominciamo dal Brasile, dove il Ministero del Commercio informa che l’export di giugno si attesterà, con buona probabilità, poco al di sopra dei 2 milioni di sacchi, con una flessione di quasi 14% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

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Nei primi 5 mesi del 2016, il massimo produttore mondiale ha esportato 13.677.217 sacchi di caffè in tutte le forme. Cecafé diffonderà le statistiche complete di giugno e del primo semestre 2016 il 13 luglio.

In forte crescita invece i volumi esportati dal Vietnam. Le statistiche preliminari rese note la settimana scorsa dalle autorità di Hanoi stimano per il mese di giugno un export di 2,67 milioni di sacchi, grosso modo in linea con il dato di maggio, ma in forte crescita (45,8%) rispetto a giugno 2015.

Tale dato, se confermato, porterebbe il totale dei primi 9 mesi dell’annata 2015/16 a circa 22 milioni di sacchi: quasi un terzo in più (+32%) rispetto al pari periodo del 2014/15.

Non sono ancora disponibili i dati relativi alla Colombia, che verranno diffusi a giorni dalla Federazione Nazionale dei Produttori.

Statistiche del governo dell’Indonesia indicano che l’export di giugno dall’isola di Sumatra, massimo produttore di robusta del paese, è stato di 350.983 sacchi, pari al 69,47% in meno rispetto allo stesso mese del 2015.

Il dato cumulativo nei primi 9 mesi dell’annata caffearia è di 1.568.615 sacchi, in calo del 47,84% rispetto al 2014/15.

L’andamento delle esportazioni dell’Honduras nel corso di giugno conferma il trend negativo già osservato a maggio.

Durante il mese trascorso, gli imbarchi del massimo produttore centro americano sono stati pari – secondo l’Istituto onduregno del caffè (IHCAFÉ) – a 134.363 sacchi, in flessione sull’anno del 18,48%.

Il totale dall’inizio dell’annata corrente raggiungerebbe quota 4.368.000 sacchi o il 3,3% in meno.

IHCAFÉ avverte che questo dato potrebbe essere falsato dai consistenti volumi che continuano a essere contrabbandati verso il vicino Guatemala e, in minor misura, verso il Messico.

Riscontri positivi, infine, dall’India. Secondo il Coffee Board, l’export di caffè in tutte le forme è cresciuto del 20,4% nel primo semestre dell’anno solare 2016 per un totale di 208.487 tonnellate. Si sono registrati incrementi per tutte le tipologie di prodotto.

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