giovedì 11 Aprile 2024
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Ecco il distributore automatico da cui escono bottiglie riciclate con poesie dedicate a Rimini

Gli studenti del corso Operatori grafici dell’Enaip Zavatta: “Bottigliette riciclate che una volta aperte mettono in contatto chi la riceve con i nostri sogni, i nostri pensieri, paure e sogni. L’idea ci è venuta guardando una vecchia macchina automatica inutilizzata, di quelle che distribuiscono bottigliette di acqua e bibite. Abbiamo pensato che la nostra scuola possa rinnovarsi anche nel modo di proporsi all’esterno, facendo conoscere il Centro Zavatta a tutti, abbattendo gli stereotipi che vedono il nostro come un contesto esclusivamente “pratico”, sottovalutandone la portata umanistica, artistica e relazionale. Noi siamo più di quel che si vede, noi siamo sorprendenti”

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L’originale iniziativa parte dagli studenti del corso per operatori grafici della Fondazione Enaip Zavatta. La macchinetta è stata posizionata nell’ala moderna del museo della città, fruibile per i turisti e i riminesi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Rimini Today.

Il distributori di poesie e aforismi a Rimini

RIMINI – Una macchina apparentemente come tante altre, con l’unica differenza che nelle bottiglie che escono una volta inserita la moneta, si trovano aforismi, scritti, poesie e disegni pensati e realizzati dalle studentesse e dagli studenti del corso per “operatori grafici” della Fondazione Enaip Zavatta di Rimini.

Sono stati proprio loro i protagonisti, insieme ai loro insegnanti, della presentazione della “macchina dei sogni”, posizionata nell’ala moderna del museo della città e, da oggi, fruibile per i turisti e i riminesi. A fare gli onori di casa la vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini e il direttore dei musei di Rimini, Giovanni Sassu presenti insieme al presidente della Fondazione Enaip Zavatta, Vittorio Betti.

“Bottigliette riciclate che una volta aperte mettono in contatto chi la riceve con i nostri sogni, i nostri pensieri, paure e sogni. L’idea ci è venuta guardando una vecchia macchina automatica inutilizzata, di quelle che distribuiscono bottigliette di acqua e bibite – spiegano le studentesse e gli studenti del corso Operatori grafici dell’Enaip Zavatta di Rimini – abbiamo pensato che la nostra scuola possa rinnovarsi anche nel modo di proporsi all’esterno, facendo conoscere il Centro Zavatta a tutti, abbattendo gli stereotipi che vedono il nostro come un contesto esclusivamente “pratico”, sottovalutandone la portata umanistica, artistica e relazionale. Noi siamo più di quel che si vede, noi siamo sorprendenti”.

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