DVG De Vecchi: il vero espresso è questione di dettagli, non fortuna
Secondo DVG De Vecchi, investire nella formazione, nella manutenzione delle attrezzature, nella selezione delle miscele non è un lusso: è una necessità per chi vuole offrire un espresso all’altezza delle aspettative
MILANO – Ordinare un espresso è un gesto semplice, quasi quotidiano, in Italia come nel resto del mondo. Ma berne uno davvero buono è tutt’altro che scontato. Spesso lo si attribuisce alla fortuna: il bar giusto, la giornata fortunata, il barista più attento. In realtà, non si tratta di casualità, ma di competenza, attenzione e cultura del prodotto.
L’espresso, simbolo riconosciuto della tradizione italiana, è una bevanda che condensa in pochi secondi e in pochi millilitri un processo tecnico preciso.
Una buona miscela non basta. Servono macchine ben tarate, costantemente manutenute, una macinatura regolata in base all’ambiente, e soprattutto serve chi sa prepararlo: un barista formato, che conosce i tempi, le temperature, la pulizia degli strumenti e il valore della costanza.
I prodotti DVG De Vecchi (immagine concessa)
Anche in Italia, patria dell’espresso, non è raro imbattersi in tazzine sotto estratte, bruciate o servite senza la cura che meriterebbero. All’estero, dove spesso l’espresso viene adattato a gusti locali o semplificato per esigenze commerciali, le difficoltà si moltiplicano.
Una bevanda universale, un gesto condiviso
Eppure, il caffè continua a essere una delle bevande più diffuse e apprezzate al mondo. Ogni paese ha il suo modo di interpretarlo, ma la pausa caffè resta ovunque un momento sociale, un’occasione per incontrarsi, parlare, divertirsi.
Che si tratti di un espresso veloce al bancone o di una tazza lunga sorseggiata con calma, il caffè è un atto quotidiano di relazione.
Proprio per questo, è importante riconoscere che dietro un buon caffè non ci sono solo abitudini, ma scelte consapevoli: di qualità, di professionalità, di rispetto per il cliente.
La qualità come obiettivo condiviso
La sfida, oggi, è riportare l’attenzione su questi dettagli. Non solo per gli operatori del settore, ma anche per i consumatori, che possono diventare più consapevoli ed esigenti. Investire nella formazione, nella manutenzione delle attrezzature, nella selezione delle miscele non è un lusso: è una necessità per chi vuole offrire un espresso all’altezza delle aspettative.
Un espresso ben fatto non è frutto del caso. È il risultato di una filiera che funziona, di mani esperte e di strumenti curati. In un mondo in cui il caffè è ovunque, la vera differenza la fanno i dettagli.
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